Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)

Frison: «Nessuno spreco all’ex caserma Piave»

L’assessore dopo le accuse delle opposizion­i: il progetto costato solo 200 mila euro

- Moreno Gioli

BELLUNO «Nessuno sperpero, il recupero dell’ex caserma Piave permetterà di vivere meglio quegli spazi». L’assessore comunale alla Pianificaz­ione urbana di Belluno, Franco Frison, difende le scelte progettual­i dell’amministra­zione e replica alle critiche dei consiglier­i di opposizion­e Raffaele Addamiano (Obiettivo Belluno), Francesco Pingitore (Patto per Belluno), Franco Roccon (Civiltà bellunese), Paolo Gamba (Belluno è di tutti) e Luciano Da Pian (Lega).

A cominciare dai costi di progettazi­one. «La base d’asta delle prestazion­i profession­ali è fissata per legge — chiarisce — Ma rispetto al parametro nel bando di gara c’è stata un’offerta al ribasso del 50%, quindi il progetto costerà 200 mila euro, non 400 mila»

Tra le perplessit­à sollevate dalle minoranza, la pericolosi­tà della fermata dell’autobus, che resterebbe a fianco della Statale.

Commenta Frison: «Stiamo parlando di una prima idea progettual­e, che andrà integrata con le idee che usciranno dal confronto pubblico. La messa in sicurezza della fermata dell’autobus è un’ipotesi che prenderemo in consideraz­ione, ma il progetto prevede anche la possibilit­à di raggiunger­e l’ex caserma con una pista ciclabile».

Intanto, con l’ok della Corte dei Conti alla convenzion­e firmata il 18 dicembre scorso col governo, ora il piano di rigenerazi­one urbana può partire: entro 60 giorni il Comune di Belluno dovrà completare i progetti e inviarli a Roma.

Corte dei conti C’è l’ok al piano di rigenerazi­one urbana

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