Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)
«Ho visto la maestra sollevare i bambini per i capelli e le orecchie»
BELLUNO «L’ha sollevata un metro e mezzo da terra prendendola per le codine e dicendole che non doveva litigare con gli altri bambini».
Sembra la scena del film «Matilde sei mitica» in cui la maestra Trinciabue prende per le treccine una bambina lanciandola fuori dal cortile della scuola. Invece è realtà. E non fa altrettanto ridere. Alla sbarra per maltrattamenti una maestra di 45 anni che insegnava in un asilo del centro storico. Da settembre 2015 a gennaio 2016 avrebbe strattonato, malmenato e ringhiato contro i suoi piccoli alunni di tre e quattro anni. Gli episodi sono tanti.
È stata una nonna, che aveva la bambina in affidamento, a sporgere denuncia in Questura. Ieri era in aula anche lei: «Un giorno mi ha chiamato la maestra in lacrime – ha raccontato la donna – Pensavo che la bambina avesse combinato qualcosa. Invece la maestra continuava a scusarsi per averle fatto del male. Le aveva tirato i capelli per sbaglio. Mi sono arrabbiata e ho chiamato subito il dirigente».
Il rettore dell’asilo sapeva già tutto. Era stato informato dalla maestra che si era scusata anche con lui. La bambina era rimasta agitata per almeno venti giorni e, non riuscendo a dormire, la nonna aveva dovuto prenderle uno sciroppo omeopatico. Ma si è trattato davvero di uno sbaglio? «No – ha risposto decisa la maestra che era stata affiancata all’imputata dopo alcune lamentele dei genitori – La bambina si trovava nella “cucinetta” insieme ai suoi compagni. Era l’ora del gioco libero. Lei l’ha presa di scatto per le codine con entrambe le mani, l’ha alzata, sgridata e poi l’ha messa giù in malo modo. La bambina scalza si è storta un piede. Le ho chiesto se era impazzita».
Sette giorni dopo la scena si era ripetuta, ma con un altro bambino che era stato sollevato per le orecchie e trascinato. A testimoniare in aula anche il preside della scuola che, dopo un periodo di assenza dovuto a malattia, era venuto a conoscenza dei maltrattamenti. Aveva convocato i genitori, parlato con le maestre. Poi la decisione di segnalare gli episodi al Tribunale dei minori e di dare alla maestra un’ammonizione disciplinare.
Una bambina era stata spostata dai genitori in un altro asilo perché terrorizzata dalla maestra. «Non dormiva più la notte ed era incontinente – ha spiegato il padre – Inoltre è diventata maniaca dell’ordine. Tutto deve essere perfetto, dalle ciabatte ai vestiti. Se spostiamo anche solo un mobile della casa ha degli scatti improvvisi. Oltre ad essere sempre preoccupata che succeda qualcosa di brutto». Rinvio al 3 maggio.