Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)
Emergenza disagio giovanile in provincia Al via un piano da un milione di euro
BELLUNO Quasi un milione di euro per combattere il disagio giovanile. Venticinque partner, tra cui l’Usl 1 «Dolomiti», il Miur e 18 Comuni bellunesi si sono uniti per dare una risposta forte a due emergenze del territorio: l’indice di vecchiaia aumentato del 26% rispetto al 2002; il tasso di suicidi salito a 11,7 ogni 100.000 abitanti, quasi il doppio della media regionale che è a 6,7. A crescere sono anche i giovani, dai 10 ai 21 anni, in carico al Servizio Dipendenze e inseriti in una comunità terapeutica o educativa.
Da questa situazione è nato il progetto «Una comunità a sostegno della famiglia». Quattro gli interventi previsti: laboratori di benessere psicologico, percorsi di gestione emotiva, «parent training» per i genitori; la creazione di quattro «Poli adolescenti» per l’ascolto, il sostegno e la cura del soggetto debole o in crisi; percorsi di formazione per professionisti e per le famiglie; l’istituzione di un tavolo di comunità per pianificare, monitorare e valutare le azioni progettuali.
L’obiettivo è di ridurre non solo il senso d’impotenza espresso da molti genitori rispetto ai problemi dei figli, ma anche l’accesso di questi al Servizio Età evolutiva, al dipartimento di Salute mentale e a quello delle Dipendenze. Il costo totale del progetto è di 929.000 euro, finanziato da Fondazione Cariverona (650.000 euro) e dai partner operativi (279.000 euro).