Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)
C’è la messa e i bimbi piangono? Il parroco apre la «nursery» per non disturbare la funzione
VOLPAGO DEL MONTELLO Una dépendance attrezzata per seguire l’omelia senza disturbare chi prende posto in chiesa. L’idea è venuta a don Angelo Rossi, parroco di Selva e Santa Maria dell Vittoria a Volpago. Una piccola aula, nell’edificio che ospita le lezioni di catechismo, è stata collegata con il sistema a circuito chiuso della chiesa. Durante le principali funzioni viene anche attivata la cassa che replica l’audio così si ha la possibilità di assistere in diretta alle celebrazioni, senza preoccuparsi del bambino che piange o del possibile imbarazzo perché é giunto il momento di allattare. «Spesso non entriamo neppure in contatto con chi segue da questa stanza – spiega Don Angelo – di solito la usano una o due famiglie. Soprattutto il sabato sera o durante la messa principale la domenica. Arrivano con la carrozzina e si mettono lì. Al sistema audio e video abbiamo anche aggiunto un cesto in cui i bimbi possono trovare dei giochi, così non rovinano i libretti delle messe come capitava in passato».
Insomma una sorta di nursery per garantire ai fedeli di poter assistere alle celebrazioni indisturbati e allo stesso tempo per mettere a proprio agio i genitori dei piccoli. «Spesso quando nascono dei bambini per le famiglie diventa complicato andare a messa. Mamme e papà magari ci vanno separatamente oppure uno esce con il bimbo se piange e l’altro rimane dentro. Ecco in questo modo abbiamo pensato di andare incontro a questa esigenza. Anche se c’è qualche mamma che vuole allattare in questo modo lo può fare in tranquillità». Ovviamente non tutti la pensano allo stesso modo. Anche in questo caso c’è chi sottolinea che «i bambini non disturbano mai e questi servizi dovrebbero essere superflui, semmai dovrebbero essere le celebrazioni più a misura di bambino». Dalla parrocchia spiegano, fuor di polemica, che «si tratta di una possibilità, non di un obbligo». Se qualcuno volesse rimanere in chiesa con un bimbo può dunque farlo. «L’ultima volta c’è stato un battesimo e i genitori erano molto preoccupati per il comportamento dei più piccoli – continua il religioso – ho spiegato che non si dovevano preoccupare e che avevamo questa stanza attrezzata, proprio per la loro tranquillità».
Insomma, negli anni in cui le vocazioni sono in calo e anche la fede sembra minacciata, i parroci sono costretti a stare al passo con i tempi, offrendo nuovi servizi. A provvedere al controllo dei bimbi, comunque, devono sempre essere mamme o papà.