Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)
Tutela Unesco, la Doc e Asolo solidarizzano con i Colli dopo il no: «Partita ancora aperta»
Confagricoltura: «Il nostro territorio è unico». E domani due marce contro i pesticidi
TREVISO «Dispiace molto per la bocciatura del nostro territorio, che riteniamo abbia tutte le caratteristiche di unicità». Lodovico Giustiniani, presidente di Confagricoltura Treviso e Veneto, commenta così l’esito negativo della valutazione tecnica sul dossier di candidatura delle colline del Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene a patrimonio dell’Unesco. Una voce, la sua, che ben rappresenta l’amarezza di quanti da anni lavorano per donare al mondo delle bollicine trevigiane il bollino della tutela Unesco e che adesso si devono confrontare col primo rallentamento formale in attesa che si riunisca in Bahrein dal 24 giugno al 4 luglio il Comitato del Patrimonio, che potrà accogliere, modificare o integrare la raccomandazione tecnica. Il nervosismo peraltro è palpabile negli ambienti della Docg storica, quella Conegliano-Valdobbiadene rappresentata da Innocente Nardi che ieri ha scelto un il silenzio rinviando alla nota di Amerigo Restucci, coordinatore scientifico della candidatura. A supporto dei «cugini» di collina arriva invece Stefano Zanette, presidente della Doc di pianura. «Mi dispiacerebbe tanto se questa notizia venisse confermata», dice.
«Sia chiaro comunque che non c’è ancora nulla di definitivo quindi i giochi sono ancora aperti. Mi auguro che la denominazione ConeglianoValdobbiadene veda riconosciuta la candidatura come ulteriore conferma alla bellezza straordinaria del nostro territorio». Supporto arriva anche da Armando Serena, presidente della Docg di Asolo. «Mi auguro che il progetto Unesco vada a buon fine, sarebbe un gran risultato per tutto il mondo del Prosecco». Ma c’è anche chi, come Graziano Azzalin, consigliere regionale del Pd, coglie l’occasione per polemizzare: «È l’ora di finirla di accusare chiunque abbia un approccio critico o ponga dei problemi come nemico del territorio. Le questioni vanno affrontate nel merito e non in chiave propagandistica come ama fare spesso Zaia». Va infine segnalato che su un’altra partita, ossia quella della lotta contro l’abuso di fitofarmaci, domani si terranno due marce «Stop Pesticidi», una a Cison a cui hanno aderito oltre cento associazioni, l’altra a San Pietro in Cariano nel Veronese. «Nessuno sembra essere al riparo dai pesticidi», dice Andrea Zanoni, consigliere del Pd. «Stiamo assistendo a una deriva».