Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)
«Manifestiamo solo il nostro stato d’animo»
VENEZIA La verve, quella al vetriolo e che non disdegna il vituperio, quella che insieme alle suo fotografie l’ha reso famoso, la riserva ormai ai microfoni radiofonici. Al telefono, commentando l’ineluttabile polemica seguita alla pubblicazione dello scatto sui migranti salvati dall’Aquarius, Toscani sceglie poche frasi, pacate nei toni. Naturalmente non nei contenuti. «Dietro quella foto non c’è nessuna idea. Semplicemente, con Luciano Benetton, (in foto insieme a Toscani) un imprenditore da sempre molto avanti, siamo testimoni del nostro tempo». Il taglio, insomma, è intellettuale, di engagement sartriano verrebbe da dire. «Gli scatti dei prodotti poi arriveranno ma non c’entrano con la doppia pagina del Corriere della Sera di oggi (ieri ndr). Questa è sì un’azienda ma anche un’azienda con una coscienza. Una coscienza nazionale, europea, anzi, mondiale».
Se mai ce ne fosse stato bisogno, l’ultima del fortunato duo Toscani/Benetton, conferma la scelta di restare «sul classico» per così dire. «Luciano Benetton - aggiunge infatti Toscani - ha ripreso in mano l’azienda e quindi ora continuiamo con la linea già sperimentata. Queste sono pagine che usiamo per comunicare il nostro stato d’animo». Guai, però, a definirle «campagne pubblicitarie». «Le campagne le fanno i soldati e i politici. Le campagne pubblicitarie ormai sono roba vecchia. Così come le polemiche, quelle le fanno i ministri e, parere personale, Salvini è vergognoso. I politici non hanno capito cosa sta succedendo al mondo, del resto...». Toscani non resiste a un’ultima stoccata: «Del resto, di questi tempi anche i mediocri diventano importanti diventando politici. I professionisti, invece, cercano di non fare politica perché hanno cose più importanti di cui occuparsi». In buona sostanza, per i cultori del genere, il faldone «Toscani, il Veneto e la Lega» va aggiornato con l’ultima bordata. A rimpinguare i capitoli sui «veneti beoni» e il «Prosecco inquinante». (m.za.)