Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)

Bimbo «nascosto», madre a processo

La donna aveva cambiato città con i genitori e impediva al padre di vedere il figlio

- Citter

TREVISO Sottrazion­e di minore. È questa l’accusa a cui dovrà rispondere una donna di 37 anni separata dal 2014, quando il figlio concepito con l’ex compagno aveva appena 5 mesi. In questi quattro anni, l’uomo (che è stato scagionato dalle accuse della ex e ha sempre mantenuto la potestà genitorial­e) è riuscito a rivedere il figlio solo durante le visite mediche concordate col pediatra. La donna avrebbe agito con la complicità dei nonni materni.

TREVISO Ha la potestà genitorial­e e il diritto di incontrarl­o quattro volte alla settimana ma, da quando il suo bambino aveva 5 mesi, riesce a vederlo solo durante le visite mediche. Perché la madre, 37 anni, gliel’ha portato via e ogni volta che lui la trova, lei gli impedisce comunque di stare con il suo bambino. E a darle man forte ci sarebbero pure i nonni materni di 68 e 74 anni, che come lei sono finiti alla sbarra con l’accusa di sottrazion­e di minore.

Il processo si sarebbe dovuto aprire ieri, in tribunale a Treviso, ma è stato rinviato a causa dello sciopero degli avvocati. La vicenda che vede protagonis­ta il bimbo è iniziata in un comune a sudovest di Treviso poco dopo la sua nascita, nel 2014, quando i rapporti tra i genitori, che stavano insieme da poco, si sono complicati e i due hanno deciso di lasciarsi. Fin da subito, per il papà oggi 49enne, vedere il bambino è stato difficile. Per tutta risposta, la mamma ha iniziato a denunciare l’ex compagno prima di stalking e poi addirittur­a di molestie sessuali nei confronti del bambino.

In totale sei denunce che, dopo indagini accurate, la procura di Treviso ha ritenuto totalmente infondate, chiedendo e ottenendo l’archiviazi­one. Ma il padre è finito in un incubo di indagini e interrogat­ori ai quali, assistito dall’avvocato Giorgio Coppola, non si è mai sottratto e durante il quale il suo bambino è stato affidato ai servizi sociali del comune, pur se collocato a casa della mamma.

Appena è stato scagionato, il papà e gli assistenti sociali che avevano in carico il piccolo hanno chiesto al tribunale dei minori la revoca della potestà genitorial­e per la mamma. La decisione è attesa a breve. Ma era solo l’inizio, perché improvvisa­mente, dopo una consulenza tecnica disposta dal tribunale, quando il giudice ha stabilito che il padre ha il diritto di vedere il figlio quattro volte alla settimana e un fine settimana ogni due, la donna ha preso il bambino ed è sparita insieme ai genitori. Si è trasferita, senza comunicare all’ex compagno dove sarebbe andata. E lui li ha denunciati per sottrazion­e di minore.

Quell’indagine, coordinata dal pubblico ministero Gabriella Cama è finita con il suo rinvio a giudizio e il processo che si sarebbe dovuto aprire ieri, poi rinviato. Il 49enne è comunque riuscito a rintraccia­rla, a Roma dove si è stabilita insieme ai genitori. Ma non è bastato e per lui vedere il figlio è diventato un vero e proprio calvario. Perché la donna non ha mai rispettato l’ordine del giudice che le impone di far incontrare il bambino con il papà.

L’unica speranza per il 49enne sono i controlli medici ai quali il piccolo è sottoposto di frequente per una patologia di cui soffre. Solo in occasione delle visite mediche, nell’ambulatori­o del pediatra e degli specialist­i che si relazionan­o con lui visto che la potestà genitorial­e è sua, l’uomo riesce a vedere il suo bambino che intanto cresce lontano da lui. Una situazione che lo sta provando molto, e che inevitabil­mente segnerà anche i futuri rapporti con suo figlio.

Per questo il 49enne non ha nessuna intenzione di arrendersi e ha presentato una seconda denuncia contro la donna, per non aver rispettato l’ordine del giudice che le imponeva di fargli vedere il bambino con regolarità. L’esposto è arrivato sul tavolo di un altro pubblico ministero, Mara Giovanna De Donà che, ha appena chiuso le indagini ed è pronta a chiedere un altro processo per la mamma.

Ex contro L’uomo poteva vedere il bimbo 4 volte alla settimana, ma la donna è sparita coi genitori

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