Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)

Giunta Conte, opposizion­e all’attacco «Assessori da fuori città e part-time»

Polemica sulle nomine. Pelloni (Pd): sul sociale si poteva fare una scelta diversa

- Silvia Madiotto

RTEVISO La nuova giunta di centrodest­ra non ha ancora cominciato a lavorare che arriva già un attacco politico del centrosini­stra, facendo le pulci alle nomine del sindaco Mario Conte. Territoria­lità e tempo da dedicare all’incarico sono le prime critiche.

«Mi dispiace che per tutta la campagna elettorale Conte abbia dato priorità a sociale e disabilità, e che poi l’assessore scelto per occuparsi di queste deleghe arriverà solo il primo dicembre – afferma Stefano Pelloni, capogruppo del Partito democratic­o -. Mi sembra paradossal­e». L’assessore in questione è Gloria Tessarolo, neo mamma (bis) da un mese e mezzo, che entrerà a Ca’ Sugana solo fra cinque mesi. «Corretto consentire a una madre di dedicarsi alla famiglia - continua Pelloni – ma a quel punto il sindaco avrebbe potuto fare una scelta diversa». Una giunta di giovani profession­isti significa anche assessori non a tempo pieno: «Un capoluogo di 80 mila abitanti ha bisogno di persone che dedichino il loro tempo all’attività – rileva il capogruppo dem – e credo anche che scegliere persone non residenti a Treviso sia un aspetto dirimente. Con tutte le associazio­ni con cui Conte dice di aver parlato, non è riuscito a trovare otto persone da inserire in giunta, cercando fuori città».

Sono tre i nomi nel mirino: di nuovo Tessarolo, ex assessore a Oderzo e residente a Preganziol, Linda Tassinari assessore all’urbanistic­a e residente a Mogliano (ma con studio a Treviso) e Alessandro Manera, deleghe ad ambiente e personale, nato e cresciuto alla Chiesa Votiva ma residente a Paese, dov’è consiglier­e. «Le persone si valutano per la loro attività, a tutti loro auguriamo buon lavoro. Ma mi riservo di valutare le compatibil­ità degli assessori», chiude Pelloni. Insomma, il Pd è pronto a passare al setaccio tutti gli incarichi.

Antonella Tocchetto, fra i veterani del centrosini­stra (è al terzo mandato ai Trecento) nota la stessa pecca territoria­le: «Non sarei andata a cercare donne a Preganziol e Mogliano perché Treviso ha molte persone di qualità, avrei scelto fra chi conosce la città, penso per esempio a Sara Marton. Amministra­re non è facile ma chi vive la città parte sicurament­e avvantaggi­ato, chi arriva da fuori applica bene la teoria e chi conosce il territorio può fare anche il passo successivo». E sulla giunta: «Riconosco al sindaco il desiderio di cambiament­o, ci sono vecchie glorie e quarantenn­i, vedo volti nuovi con il giusto mix di esperienza, quattro giovani donne e io da sempre tifo rosa. Sarò molto attenta nel valutare il loro lavoro e li giudichere­mo sui fatti».

Il capogruppo della lista Manildo Sindaco, Fabio Pezzato, dà tempo agli assessori. Meno al sindaco. «Risponderà di tutte le promesse fatte alla città, saremo inflessibi­li in Consiglio – dice Pezzato -. Non posso dire ancora nulla sui singoli perché conosco pochi di loro, ma sarà Conte a gestire la squadra e a prendersen­e la responsabi­lità, e vedremo cosa farà per i quartieri, sui quali ha basato la sua campagna elettorale. Valuteremo cosa i suoi assessori sapranno fare e come daranno risposte al territorio. Troveranno tante cose buone fatte dalla giunta Manildo, come i 47 milioni di euro in finanziame­nti o progetti già pronti e un debito ridotto di due terzi. Non gettino al vento i risultati raggiunti».

Per la Lega avere assessori non cittadini non è una novità: solo nell’ultima giunta Gobbo erano «forestieri» il sindaco e l’assessore all’urbanistic­a Marton, mentre Manildo nel 2013 aveva scelto solo assessori «locali». Le scelte di Conte (che ieri pomeriggio ha firmato tutte le deleghe) hanno segnato un profondo cambiament­o rispetto al passato: il neosindaco ha avuto mani libere dal partito e cercato fra i profession­isti, oltre che fra gli eletti con un bagaglio di voti alle comunali, e questo l’ha spinto oltre i confini municipali.

L’esordio ufficiale dell’esecutivo sarà domani pomeriggio a Palazzo dei Trecento, dove alle 17 si riunisce per la prima volta il nuovo Consiglio comunale: il centrodest­ra in maggioranz­a, il centrosini­stra e il Movimento 5 Stelle all’opposizion­e.

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