Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)
Cortina 2021, tecnologia del Mit per le strade «intelligenti» di Anas
Nasce il Comitato internazionale. Le prime smart road saranno sulle Dolomiti
CORTINA Sta a vedere che alla fine l’attesa e i disagi non saranno stati vani. Sorprese in vista per chi pensa che i cantieri infiniti di questi mesi intorno a Cortina si limitino alla sistemazione di asfalti e segnaletica orizzontale. Fra gli interventi programmati da Anas c’è anche una corposa componente «smart». Tradotto, centinaia di sensori che renderanno la nuova viabilità in vista dei mondiali di sci del 2021 il primo prototipo di smart mobility in Europa.
E a dar man forte ad Anas, da ieri, c’è un Comitato scientifico che riunisce i migliori esperti internazionali di viabilità e trasporti, a partire dal Mit, il Massachusetts Institute of Technology, la mecca della ricerca tecnologica avanzata.
L’annuncio l’ha fatto Ennio Cascetta, presidente di Anas e dello stesso comitato, che ha spiegato come l’intero sistema di smart road si basi su una rete diffusa di sensori in grado di aggiornare in tempo reale gli automobilisti sullo stato della strada percorsa, sul meteo, su eventuali problemi di viabilità.
Certo, per far parte di un futuro smart sarà necessario guidare un veicolo dotato di strumenti tecnologici adeguati che serviranno anche a contenere la velocità e ad essere informati di qualsiasi ostacolo sulla strada che si sta percorrendo.
Il grande fratello (a fin di bene) si chiama Road Safety Improvement, un sistema in grado di evitare manovre e sorpassi azzardati. Saranno a disposizione informazioni praticamente su tutto, dal transito nelle vicinanze di un trasporto eccezionale alla prenotazione di un albergo. Merito di un controllo in tempo reale grazie alle tecnologie IoT (Internet of Things).
«Il progetto per la viabilità in occasione dei mondiali – ha spiegato Cascetta che è anche Commissario di governo per la viabilità Cortina 2021 - è il primo prototipo di smart mobility in Europa che vuole realizzare piattaforme integrate per la gestione della mobilità, partendo dai servizi e dalle tecnologie offerte dalle smart road Anas, con l’obiettivo di garantire maggiore sicurezza, fluidità del traffico e comfort di guida. Un passo decisivo verso la guida autonoma del futuro».
Il comitato tecnico scientifico internazionale che affiancherà Anas nel più ampio progetto «Smart Mobility» avrà negli interventi ampezzani un «modello evoluto di mobilità intelligente». Il pool di esperti mondiali nel campo della scienza e della tecnologia applicata alla mobilità e ai trasporti nominato ieri annovera «superstar» degli studi trasportistici come Moshe BenAkiva, professore al Mit, Massachusetts Institute of Technology insieme a Carlo Ratti, solo per citarne alcuni. Del comitato, patrocinato dalla Regione Veneto fa parte anche il dirigente regionale Giuseppe Fasiol.
«Nel campo della digitalizzazione delle infrastrutture – ha commentato l’amministratore delegato di Anas, Gianni Vittorio Armani - abbiamo precorso i tempi: il piano smart road, avviato da Anas nel 2016 è tra i primi a livello internazionale a coinvolgere oltre 2.500 km di strade e autostrade in tutta Italia». In primis Cortina, regina della sperimentazione IT.
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