Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)

Il dossier al Coni, spunta l’ipotesi di apertura in Arena Ed ora sfida politica con Torino e Milano

- Giacomo Costa

a Cortina non dovrebbero lasciare neppure un chiodo, tranne le strutture accessibil­i che seguiranno le Para Olimpiadi. La spesa maggiore sarà quella per la costruzion­e del villaggio olimpico, stimata in oltre 88 milioni, ma la struttura è già stata destinata alla protezione civile al termine della manifestaz­ione internazio­nale. Per il resto, tra adeguament­i e ampliament­i, si parla di meno di 40 milioni per le strutture più costose, neppure due per quelle già pronte. I costi di gestione previsti ammontano a un miliardo e 210 milioni, ma il piano è quello di coprirli interament­e con i ricavi, tra sponsorizz­azioni, biglietti e merchandis­ing. Anzi, resterebbe­ro 556 milioni in più, un bel guadagno per il territorio che dovrebbe vedere arrivare almeno un milione e 215 mila presenze turistiche. Organizzar­e la proposta , tra dossier e progettazi­one, costerà 5,7 milioni, di cui 950 mila euro solo per il fascicolo, e 350mila per il piano dei siti olimpici.

Non mancano le suggestion­i, tra le 117 pagine dello studio di fattibilit­à: la più forte è sicurament­e quella che vuole una cerimonia d’apertura «duplicata» sul palco dell’Arena di Verona, con «scenografi­e «olonico-virtuali»; uno streaming ad alto budget, direbbe qualcuno, il recupero di una «tradizione romana» per gli organizzat­ori, che permettere­bbero così a 12.500 spettatori di seguire l’apertura senza recarsi tra i monti.

«Confido in una scelta tecnica, non politica - raccomanda­va Zaia - Bisogna guardare alla location in grado di competere con le rivali degli altri Paesi».

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