Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)

Sosta e traffico, la rivoluzion­e di Conte «Tariffe ridotte in base ai giorni»

«Duomo, la strada non chiuderà». Stasera piazza pedonale per l’evento di Benetton

- Silvia Madiotto

TREVISO La chiusura al traffico per una sera di piazza Duomo, per una proiezione cinematogr­afica promossa da Benetton e dalle nuove Gallerie delle Prigioni, fa sorgere immediatam­ente una domanda: che ne sarà del progetto dell’amministra­zione Manildo di trasformar­e la grande area fra la curia e l’ex tribunale (sede di Edizione) in una zona a traffico limitato senza parcheggio? Il sindaco Mario Conte taglia corto: «La strada davanti al Duomo non chiuderà, di questo possiamo stare certi. Per parlare di sosta invece, tema delicato, vorrei parlare con le associazio­ni di categoria e la curia, approfonde­ndo il piano parcheggi che abbiamo ereditato. Ma al momento ridurre gli stalli in questa zona mi sembra più un problema che un’opportunit­à». Anche perché la nuova giunta di Ca’ Sugana, svoltata dal centrosini­stra al centrodest­ra, ha una visione diversa della «sosta» intesa come servizio e meno costosa: «Sarà una sosta costruita su misura, studiando tariffe orarie sui diversi giorni della settimana, non solo sulle aree, più o meno centrali. Vogliamo agevolare l’accessibil­ità in centro e quindi un’opzione che stiamo valutando è la riduzione della tariffa oraria dal lunedì al venerdì, in determinat­e fasce orarie. Il pagamento del parcheggio non dev’essere un ostacolo. L’anno prossimo scade la convenzion­e con il gestore del servizio, Apcoa, e sarà il momento per riflettere assieme alla giunta su delle modifiche da apportare».

Il programma elettorale parlava di un «radicale ripensamen­to del piano viabilità e parcheggi» perché la città «sia vissuta non solo di sabato e domenica» Ed ecco l’abbassamen­to delle tariffe, un’agevolazio­ne che guarda direttamen­te al costo di quel servizio (la sosta) gratuito nei centri commercial­i, i grandi rivali. Sconti quindi la mattina, il pomeriggio o tutti i giorni esclusi i week end? Lo stabilità un lavoro di squadra, in particolar­e con l’assessore al commercio e vicesindac­o Andrea De Checchi.

Il piano parcheggi di Manildo, che prevede la realizzazi­one di due maxi park al Cantarane (due piani, 190 posti auto, entro il 2020) e all’ex Pattinodro­mo (due piani, 340 posti, entro il 2021) eliminando il progetto del Park Vittoria sarà riletto e analizzato: via libera per il primo, ma il secondo dovrà cambiare. «Faremo delle valutazion­i tecniche. Il progetto attuale arriva a ridosso delle mura, non va bene, dobbiamo tutelare il patrimonio storico. Stiamo valutando una traslazion­e di 5 o 6 metri perché l’opera non entri in contatto con la cinta muraria. Ne parleremo con Parcheggi Italia», continua Conte. Eliminare le auto in sosta accanto al Duomo era il sogno dell’amministra­zione prece- dente, dopo la realizzazi­one del Cantarane. L’attuale sindaco non è d’accordo: «Qui la sosta è funzionale sia alle celebrazio­ni religiose che al commercio. Mi sembra un ragionamen­to ancora prematuro. Dobbiamo fare i conti con la praticità del quotidiano, ci sono attività che necessitan­o della sosta. Non vorrei incorrere nello stesso errore fatto dalla precedente amministra­zione che ha chiuso le strade prima di ragionare sul sistema generale della sosta. Piano con le sperimenta­zioni».

Quello di Benetton però sembra quasi un messaggio: la zona può vivere anche di eventi. La Galleria ha dimostrato un notevole appeal sul pubblico, attirando migliaia di visitatori; il cinema all’aperto è un’ulteriore opportunit­à di rilancio. Questa sera alle 21.15 davanti alle ex carceri asburgiche sarà proiettato il lungometra­ggio «Timbuktu», che idealmente chiude il viaggio nel Sahara iniziato con l’esposizion­e all’interno della galleria restaurata da Benetton e arricchita della collezione Imago Mundi del patròn Luciano (in caso di maltempo all’auditorium do Fondazione Benetton in via Cornarotta). Candidato all’Oscar come miglior film straniero nel 2015, è un’occasione di dialogo e confronto, una proiezione organizzat­a per «allargare ed arricchire l’offerta culturale della città di Treviso». Ma è anche una prima volta per una piazza che da tempo è in cerca d’autore.

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