Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)
Violenza sulle allieve, 2 anni al professore
Denunciato da ex alunne di una scuola media. «Sentenza troppo lieve»
TREVISO La prima denuncia, a 10 anni di distanza dai fatti, l’avvio delle indagini e quindi altre due ragazze che lo accusavano. Così è nata l’indagine che ha portato un professore di musica, di una scuola media trevigiana, a patteggiare una pena di 2 anni di reclusione, con sospensione condizionale, per violenza sessuale su minore aggravata e atti sessuali. «Una sentenza troppo lieve – commenta l’avvocato Guido Galletti, che assiste una delle vittime -, e che crea un pericoloso precedente per questo tipo di reati».
Il caso era scoppiato nel settembre scorso, quando l’indagine sull’insegnante 53enne, di origine veneziana ma residente a Treviso, era entrata nel vivo. A denunciarlo, per prima, era stata una sua ex allieva di scuola media che, all’epoca dei fatti, frequentava i suoi corsi di musica, come attività di doposcuola. A più di dieci anni di distanza, la giovane aveva deciso che quel terribile segreto andava svelato ed era andata in questura, raccontando di quell’insegnante che, durante le lezioni, l’avrebbe costretta a subire palpeggiamenti e baci sulla bocca. Continuati per oltre un anno. Era iniziata così l’indagine della squadra mobile che ha pian piano allargato il cerchio. Perché, quando anche le altre allieve dell’insegnante, ormai giovani donne, sono state sentite erano scattate altre due denunce. Come se improvvisamente quella ferita si fosse riaperta, avevano ammesso di aver subito le stesse attenzioni. I palpeggiamenti e i baci sulla bocca e, per una delle due, anche rapporti sessuali completi. Tre denunce, una archiviata per prescrizione perché i presunti reati commessi erano troppo indietro nel tempo. Per le altre due, invece, il pubblico ministero Anna Andreatta, era pronta a chiedere il processo per l’insegnante. Ma il 53enne, difeso dall’avvocato Elisa Berton, ha scelto la via del patteggiamento, dopo aver risarcito una delle vittime, l’altra, assistita dall’avvocato Galletti ha invece rifiutato.
A una pena a 2 anni, concordata con la procura, che è stata accolta anche dal gup Gianluigi Zulian che all’imputato, oltre alle attenuanti generiche, ha concesso anche quella specifica della particolare tenuità del fatto: «Come può essere tenue una violenza sessuale di un adulto su una ragazzina di 13 anni? – si chiede l’avvocato Galletti -. Questa sentenza è pericolosa, perché crea un precedente per quelle che verranno su casi analoghi. Speriamo in un ricorso in appello da parte della procura generale».