Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)
Nasconde la droga nelle mutande e aggredisce i poliziotti. Profugo arrestato e rimesso in libertà
TREVISO È finito a processo per direttissima con l’accusa di resistenza e lesioni a pubblico ufficiale ma sul suo conto pesa anche una denuncia per detenzione di droga. Nel frattempo è stato rimesso in libertà, con il solo obbligo di firma. Martedì sera movimentato per un nigeriano 23enne, richiedente asilo e senza fissa dimora. Il giovane si trovava nei pressi di via Roma quando è scattato il controllo della polizia. Subito avrebbe tentato di allontanarsi ma gli agenti lo hanno bloccato e invitato a vuotare le tasche. È stato a quel punto che il ragazzo ha spintonato gli operatori colpendoli a calci e dei pugni. Dopo alcuni minuti di colluttazione i poliziotti sono riusciti ad ammanettarlo e a portarlo in questura dove è scattata la perquisizione. Nelle mutande aveva nascosto nove involucri con 15 grammi di marijuana. I due agenti che lo hanno bloccato hanno rimediato abrasioni e escoriazioni e sono stati costretti a ricorrere alle cure mediche con cinque giorni ciascuno. Per il 23enne sono scattate due denunce. Oltre a quella per il possesso di stupefacenti anche quella per non aver esibito il permesso di soggiorno. Nella giornata di martedì la questura ha espulso sette cittadini stranieri sui quali pendevano condanne per stupefacenti, estorsione e truffa. Per un ucraino, un albanese, due marocchini e un tunisino è arrivato l’ordine del Questore di allontanamento dal territorio nazionale entro 7 giorni. Due cittadine nigeriane sono state accompagnate al Centro di permanenza e Rimpatrio di Roma da personale dell’Ufficio Immigrazione della Questura e da personale della Compagnia dei Carabinieri di Montebelluna. (a. zam.)