Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)
Pinarello, non solo Granfondo «Store, museo e un bike-park»
Domenica la kermesse, presentati i nuovi progetti pensando al Giro 2019
TREVISO Granfondo Pinarello e l’obiettivo Treviso Capitale delle due ruote. Ieri, a Palazzo Rinaldi, la presentazione dell’edizione numero 22 della tradizionale kermesse, ormai tappa fissa dell’estate trevigiana ed evento di richiamo internazionale.
Si corre domenica con partenza fissata alle ore 7.15 da Piazza del Grano, laddove ha avuto inizio la storia dell’azienda Pinarello, divenuta negli anni un brand leader a livello planetario. Anche in questa edizione ci saranno partecipanti d’eccezione: Ivan Basso, Cristian Zorzi, Antonio Rossi e il ct azzurro Davide Cassani. I ciclisti potranno scegliere tra due percorsi : il Mediofondo, vale a dire il percorso più veloce lungo 106 km e con un dislivello complessivo di 750 metri e il Granfondo, per i super esperti della disciplina, con un percorso di 168 km e un dislivello di ben 2200 metri. Le strade dei due percorsi si separeranno nei pressi della cittadina di Ogliano, nel coneglianese. Da lì il percorso più breve passerà per la salita della Tombola ed eviterà la salita di San Lorenzo e la Foresta del Cansiglio. I temerari del Granfondo invece, dovranno salire verso Colle Umberto e affrontare la salita del Montaner, per giungere poi a Fregona e addentrarsi nella Foresta del Cansiglio, dal versante opposto rispetto agli anni scorsi per motivi di sicurezza. Tutti i ciclisti rientreranno poi a Treviso in direzione Arcade, Povegliano e Ponzano, evitando la Pontebbana sempre per ragioni di sicurezza.
Fausto Pinarello, organizzatore della kermesse, desidera che il Granfondo rappresenti prima di tutto un momento di divertimento. «Deve essere una vera e propria festa in sicurezza, un momento di svago per gli oltre 3500 partecipanti». Punto fondamentale quest’anno sarà il godersi il percorso in massima sicurezza: grazie all’aiuto del Comune e dei 600 volontari, ogni ciclista potrà vivere la corsa in piena libertà. Lo stesso organizzatore sfrutta poi l’occasio- ne per soffermarsi sui progetti futuri legati al brand Pinarello. «Ormai il nostro marchio è famoso in tutto il mondo e vogliamo essere ricordati per aver fatto qualcosa di importante nel ciclismo. Stiamo costruendo un nuovo store, un museo della bicicletta e un bike park per i ragazzi. Inoltre — aggiunge Fausto — il nostro obiettivo è quello di portare i bambini a pedalare nel nuovo velodromo di Spresiano, giunto quasi alla conclusione dei lavori». Un altro obiettivo dichiarato della famiglia Pinarello per la Granfondo 2019 è quello di organizzare un percorso per le biciclette elettriche a pedalata assistita, ma il vero sogno è quello di riportare dall’anno prossimo il Giro d’Italia tra le mura della città.
«Treviso deve trasformarsi nella capitale del ciclismo italiano e in questo modo speriamo di riportare il Giro d’Italia in centro città». E il sindaco Mario Conte si allinea in toto con la posizione di Pinarello. «Treviso deve diventare una città all’avanguardia nel ciclismo e nello sport; tutte le amministrazioni comunali devono impegnarsi e fare squadra per cercare i risultati migliori».