Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)

Erostrato, Aquini Jr si difende sui social

Il gioco online in cui aveva l’avatar del persecutor­e. «Lo usavo da solo»

- Davide Piol

BELLUNO Il fascicolo del Pm sul caso-Erostrato è quasi pronto. Ieri depositati in Procura oggetti sequestrat­i in casa dei due indagati, padre e figlio Aquini e la perizia calligrafi­ca. Rimane un piccolo tassello per completare le indagini: l’ultima parte delle analisi del Ris (Reparto investigaz­ioni scientific­he) dei carabinier­i a Parma. Per il resto c’è tutto, anche la perizia psichiatri­ca.

Secondo la difesa, che non ha ancora visto gli atti del fascicolo, nessun indizio chiaro e decisivo. Dai computer sequestrat­i agli Aquini e resettati dagli indagati più volte è emersa una ricerca compulsiva di file su Erostrato, inseriti poi in una cartella intitolata «Appunti Er». Per i periti difficile risalire alla data esatta delle ricerche. Di certo, solo il periodo entro cui possono averle fatte e una spasmodica ossessione verso Erostrato che continua ancora oggi.

Il figlio Samuele ha creato un account Facebook in cui si difende da solo spiegando, ad esempio, che quello trovato dagli inquirenti nel suo pc non è un gioco online — come riportato dai giornali — ma «un gioco che si scarica formato zip in una cartella compressa e poi ci si accede da soli a casa propria». Non ha spiegato come mai il personaggi­o che utilizzava per muoversi nel gioco si chiamasse «Erostrato». Pura coincidenz­a?

Intanto ennesima truffa, ieri in Tribunale, ai danni di sacerdoti. Stavolta nel mirino di Tecla De Pellegrin, 49 anni di Belluno, don Maurizio Bozzo Doriguzzi, 77enne parroco di Campolongo a Santo Stefano di Cadore. Nel 2013 la donna si sarebbe fatta dare 3.000 euro per il funerale della figlia, malata da tempo, ma era tutto inventato.

In un altro processo sentito il 49enne cadorino accusato di maltrattam­enti sui figli minorenni. L’uomo ha negato tutto, di averli picchiati, chiusi in una stanza, di essersi drogato e di aver fatto sesso davanti a loro.

Indagini quasi finite ll Pm deposita oggetti sequestrat­i e perizie psichiatri­che, calligrafi­che e biologiche del Ris

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