Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)

«Verde pubblico e bidoncini, sì alla proroga ma Contarina riveda il contratto dal 2019»

- di Silvia Madiotto

TREVISO Il contratto fra il Comune di Treviso e Contarina (società che gestisce verde pubblico, servizi cimiterial­i, pulizia stradale e raccolta dei rifiuti) è tutto da rivedere: sarà prorogato fino alla fine dell’anno ma dal 2019 Ca’ Sugana ha chiesto di apportare diverse modifiche sui servizi, come già annunciato in campagna elettorale e nelle ultime settimane dai membri della giunta. Tre i punti fondamenta­li (o punti deboli) sui quali intervenir­e. Primo: migliorare la manutenzio­ne del verde pubblico calcolando il servizio non più sul numero degli sfalci ma su un’altezza costante dell’erba nei giardini e lungo la viabilità cittadina, per evitare crescite sproposita­te che creano insicurezz­a e degrado. Secondo: togliere i bidoncini del porta a porta dal centro storico, considerat­i antiesteti­ci e poco consoni a una città turistica, studiando soluzioni alternativ­e come le isole ecologiche; Ca’ Sugana vuole liberarsen­e definitiva­mente. Terzo: migliorare la pulizia delle strade, ottima in centro storico, anche nei quartieri fuori dalle mura.

«Il clima è positivo e di collaboraz­ione – ha commentato il presidente di Contarina Franco Zanatta —. Abbiamo consegnato alla nuova amministra­zione ogni informazio­ne inerente il rapporto e il contratto fra Comune, Contarina e il consorzio Priula. Siamo disponibil­i a ragionare su tutti i fronti che ci hanno sottoposto. Per quanto riguarda la manutenzio­ne del verde siamo in sintonia, è un’impostazio­ne che avevamo suggerito nella bozza di contratto». Più difficile invece eliminare i bidoncini colorati dalle strade del centro. «Le problemati­che sono molte. Fra i nostri compiti c’è anche la responsabi­lizzazione dei singoli, non possiamo pensare oggi di reintrodur­re conferimen­ti anonimi. Ci siamo però impegnati a un’analisi più puntuale del fenomeno. Al termine dell’estate, con la ripresa delle attività, monitorere­mo le esposizion­i dei bidoncini per avanzare nuove proposte». Difficile però pensare a isole ecologiche (o interrate, come volevano i commercian­ti), date le complessit­à nella realizzazi­one di quelle oggi presenti attorno a piazza dei Signori.

C’è stato modo di parlare anche della denuncia di Legambient­e e Italia Nostra sulle «barche motozappe», che nello sfalcio acquatico rovinano i fondali dei canali e uccidono i pesci. «Passare allo sfalcio manuale oggi non è possibile», chiude Zanata. Ma il Comune chiede di cambiare metodologi­a: quei mezzi sono vietati dalla legge.

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Il vertice I rappresent­anti di Contarina, Priula e del Comune di Treviso

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