Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)
Massacro di Rolle, il teste chiave evade e scompare «Criminale inattendibile»
CISON DI VALMARINO Le dichiarazioni che gli avrebbe fatto Sergio Papa ne farebbero un teste chiave per la procura, nell’indagine sull’omicidio dei coniugi Loris e Annamaria Nicolasi. Perché a lui il 36enne di Refrontolo avrebbe confidato qualcosa in merito alla mattina del primo marzo scorso quando, nella loro casa di Rolle, i coniugi erano stati barbaramente uccisi. Qualcosa che la procura ritiene «rilevante» per l’accusa. Ma del 30enne marocchino che, il 17 luglio, non si era presentato all’incidente probatorio nel quale le dichiarazioni avrebbero dovuto diventare una prova, non c’è traccia. Nonostante il 20 luglio scorso l’uomo sia stato arrestato proprio a Treviso per spaccio. Ma fu scarcerato poco dopo e posto agli arresti domiciliari. Ma al suo domicilio, l’uomo non è mai arrivato. A tutti gli effetti è un evaso.
Un comportamento che lascia presagire come sia difficile ipotizzare che a settembre il 30enne si presenterà a testimoniare per l’incidente probatorio. E questo, secondo l’avvocato di Sergio Papa (in cella con l’accusa di duplice omicidio volontario aggravato), sarebbe un elemento indicativo. «Spaccia, evade e si fa beffe della giustizia – commenta l’avvocato Alessandra Nava -. Ha un curriculum criminale che gli è costato più volte la revoca dei benefici penitenziari proprio per l’inaffidabilità. Tutte cose che ho rappresentato alla procura. E dovrebbe essere un teste affidabile per accusare il mio assistito? Mi chiedo quale credibilità può avere una persona per la quale le minime regole della giustizia e della legge valgono zero».
La difesa di Papa L’avvocato Nava: «La procura non può ritenere attendibile un personaggio così»