Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)
Nubifragio a Cortina, si pensa al nuovo ponte «Struttura più sicura, ma ci vorrà tempo»
Più isolata la frazione di Mortisa, anche passanti a dare una mano. Già riaperto il ristorante dei vip
CORTINA Cortina appare ancora una volta unita di fronte alle difficoltà e così il giorno dopo la bomba d’acqua che ha colpito e danneggiato abitazioni ed attività si continua a lavorare per riportare la situazione alla normalità.
Con le mani nel fango gli abitanti di Val trovano supporto da amici, parenti, ma anche qualche passante sconosciuto, che si adopera a ripulire le case invase dal fango e a liberarle dall’acqua di quella lunga notte. «Stiamo lavorando per cercare di quantificare i danni di queste ultime ore subiti alle opere pubbliche grazie all’intervento dei nostri tecnici, ma si tratta di un lavoro che richiede ancora del tempo» informa il vicesindaco Luigi Alverà con delega lavori pubblici, ambiente e territorio.
Quel che più preoccupa in questo momento l’amministrazione ampezzana è il ripristino della viabilità del tratto che congiunge la località di Crignes a quella di Mortisa, attualmente interrotta a seguito del crollo del ponte nella notte di mercoledì sera. «Ci stiamo confrontando con Provincia e Regione per trovare una soluzione alla ricostruzione del ponte. Tra le ipotesi di certo quella di usufruire di una struttura prefabbricata in metallo dalla forma rettangolare che darebbe sostegno, consentendo il passaggio dell’acqua. Tuttavia – prosegue il vicesindaco Alverà – non è così facile quanto potrebbe sembrare poiché la zona è particolarmente franosa e il ponte di prima non aveva un vero e proprio attacco, ma era costruito sfruttando il terreno che già c’era e creando un passaggio sottostante».
Sui tempi dell’intervento l’assessore comunale Paola Coletti non vuole sbilanciarsi, ma su una cosa è certa: «Non vedo un’apertura a breve purtroppo, anche se chiaramente ci stiamo impegnando per questo. Credo molto difficile riuscir a ripristinare la viabilità entro agosto». La frazione di Mortisa si trova così un po’ più isolata, in quanto, stante le dichiarazioni attuali, l’unica via d’accesso resterà per diverso tempo la stretta e ripida strada che la collega con la frazione di Col, percorribile quasi interamente, a senso unico.
Sospeso attualmente anche il servizio bus che collegava il centro di Cortina con Mortisa, per il quale, la società Servizi Ampezzo, sta valutando la possibilità di estendere la linea già presente su Col fino a Mortisa. Situazione questa che comporterebbe certamente anche l’utilizzo di semafori per consentire un transito scorrevole e sicuro. Un disagio non indifferente per le trenta famiglie di residenti di Mortisa che, ad agosto vedrebbe quasi triplicare le loro presenze con l’arrivo dei turisti.
Poco più a monte rispetto a Mortisa lo chef Graziano Prest, che con la bomba d’acqua del giorno prima (mercoledì sera) si è visto invadere il suo ristorante stellato da fango ed acqua, con ancora alcuni clienti a cena, non ha perso un secondo per cercare di ritornare operativo il prima possibile.
«Non riesco ancora a valutare i danni. Ho due frigoriferi completamente da buttare e numerose bottiglie danneggiate, oltre ad altre cose che devo ancora verificare. In ogni caso – fa sapere lo chef Prest con l’entusiasmo che sottolinea la sua passione – stasera (ndr. ieri sera per chi legge) riapro perché ho una cena importante da preparare». Per la rapidità della riapertura Prest ci tiene a ricordare gli amici che lo hanno da subito aiutato nell’emergenza, dopo che l’acqua gli aveva invaso il locale e sono dovuti intervenire i vigili del fuoco con la scala per far uscire i clienti: «Lo chef Carlo Festini che lo scorso anno per il nubifragio di Alverà ha visto la sua attività distrutta, lo chef Fabio Pompanin, Giorgio del ristorante Passetto e tanti altri».
Coletti Molto difficile ripristinare la viabilità entro agosto
Alverà Per un nuovo ponte ci confronteremo con Regione e Provincia