Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)
Azzurro Tvb
Tessitori, un gigante buono per l’Italbasket «Sarà la mia chance»
TREVISO La lista di Meo Sacchetti, 31 uomini per un futuro a cinque stelle. E tante facce note, tante facce che a Treviso o per Treviso hanno fatto tappa prima di spiccare il volo. L’Italbasket del futuro si ritroverà in Trentino a Pinzolo, nuova sede ufficiale del raduno, per preparare le prime due gare della seconda fase di qualificazione al Mondiale FIBA 2019: il 14 settembre a Bologna contro la Polonia e il 17 settembre a Debrecen contro l’Ungheria. La long list di 31 atleti tra i quali Sacchetti sceglierà poi quelli che parteciperanno al training camp di Pinzolo è già pronta. E ci sono i big, ma anche ex come Alessandro Gentile, volti che nel recente passato hanno fatto le fortune di Treviso Basket come Davide Moretti (ora alla Texas Teach University) e l’uomo del presente. Quell’Amedeo Tessitori arrivato in estate da Biella e che proprio a Treviso cercherà la definitiva consacrazione.
Tessitori, si aspettava questa convocazione?
«Sono orgoglioso e felice che Sacchetti abbia pensato a me. Sono consapevole che la lista è composta di 31 giocatori e che non sarà facile ritagliarsi uno spazio fra i big: ma io abbasso la testa e lavoro, voglio giocarmi le mie carte con la massima serenità. Anche perché so che sei fai bene con il tuo club, poi certe cose vengono di conseguenza...».
E’ per questo che ha scelto Treviso?
«Vengo da due anni buoni a Biella, sono convinto che però fosse arrivato il momento di cambiare. Treviso in tal senso per me rappresentava il meglio possibile, è l’ambiente ideale. Una città che respira basket da decenni, ambiziosa e forte sotto tutti i punti di vista».
Si avverte molta attesa quest’anno. In molti sono convinti che possa essere l’anno buono per tornare in Serie A1. Lei cosa ne pensa?
«Il nostro lavoro è fatto di pressioni. Se non si riesce a sostenerle è meglio cambiare mestiere in tutta onestà. Treviso è una piazza importante, le aspettative ci sono, ma da parte mia credo che la cosa migliore sia non promettere nulla. Si lavora a testa bassa, questo in tutte le realtà. Fare proclami non serve e, anzi, è dannoso».
Il momento del basket azzurro: una sua analisi
«Credo che Sacchetti abbia fatto bene a convocare tanti giocatori, è giusto portare avanti un rinnovamento ed è bello fra assaporare la maglia azzurra a così tanti atleti. Poi è chiaro che ci sarà una scrematura, ma anche soltanto assaporare certe sensazioni aiuta a crescere e a diventare grandi».
Quante probabilità ci sono che lei faccia parte della lista finale di Sacchetti?
«Inutile raccontare una verità lontana dalla realtà. So bene che parto nelle retrovie e che ci sono tanti giocatori che hanno più esperienza e più spessore di me. Come ho detto, voglio giocarmi le mie chance e fare parte della long list dei 31 di Sacchetti è già una soddisfazione immensa. Per il resto si vedrà...».