Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)
Gli sequestrano l’allevamento «Amo i miei cani, ridatemeli»
Blitz del Nas, multato imprenditore. «Avevo due femmine in più, sono mortificato»
TREVISO Arrivano i Nas e sequestrano l’allevamento con i venti cani, pastori svizzeri e cecoslovacchi, all’interno. Nulla da rilevare sotto il profilo della cura degli animali ma, secondo le forze dell’ordine, ce ne sono troppi per poter avere l’etichetta di semplice allevamento amatoriale. Per questa ragione i carabinieri stilano il verbale e al termine dell’ispezione, nella struttura - che si trova nella cintura trevigiana - scatta il provvedimento.
«Siamo mortificati – spiega il proprietario, contattato telefonicamente – avevamo due cani femmine in più di quello che è consentito. Sette al posto di cinque e anche se una è troppo vecchia per essere riproduttiva e una troppo giovane abbiamo sforato i parametri. I carabinieri sono stati cortesi e precisi. Abbiamo già provveduto a fare richiesta di dissequestro e nelle prossime ore contiamo di ricomporre la situazione. Però è una vicenda dolorosa per noi. La femmina che abbiamo ha sette anni, non ho mai preso in considerazioni di liberarmene anche se non è più riproduttiva eppure è stata considerata nel cumulo».
All’uomo viene contestato di aver superato la quota dell’allevamento amatoriale entrando quindi nella fattispecie degli allevamenti professionali, senza chiaramente avere titoli adeguati. «Per me l’allevamento non è un lavoro, io faccio l’imprenditore. Ma amo i cani, chi si avvicina ai pastori non riesce più a separarsene. Purtroppo ho sforato i numeri consentiti ma si tratta di una cucciolata di sei mesi e una che compirà un anno a novembre. I cani non è detto che sia possibile venderli tutti nel giro di poche settimane. In ogni caso sono tutti dotati di microchip, vaccinati, nutriti a dovere. Nulla ci è stato contestato per come vengono accuditi».
I pastori cecoslovacchi sono una razza apprezzata dagli amanti dei cani, sono estremamente obbedienti ma al tempo stesso richiedono un grande impegno per chi li accudisce. Anche per questa ragione i carabinieri dei Nuclei anti sofisticazione hanno concentrato le attenzioni su quel settore. Un comparto, quello dell’allevamento dei cani, che negli ultimi anni è stato più volte sottoposto a controlli da parte delle forze dell’ordine e mercoledì mattina gli uomini del Colonnello Vincenzo Nicoletti hanno eseguito il blitz nella struttura che è stata sottoposta a provvedimento amministrativo. Nessun rilievo di carattere penale è stato contestato all’uomo. «Non penso che a segnalarmi sia stato qualche rivale – spiega l’allevatore – per me è una passione, voglio bene ai cani e questo è stato un durissimo colpo. In sessant’anni non mi è mai capitato nulla di simile».