Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)
Di Maio contro Zoppas Boccia sbotta: ora basta
Reddito di cittadinanza, tensioni nella Lega
«Bello fare il presidente di Confindustria gestendo l’acqua minerale con concessioni irrisorie. Ci metteremo mano con la legge di Bilancio». Così il vicepremier Luigi Di Maio attacca il presidente di Confindustria Veneto Matteo Zoppas.
I malumori nella Lega per il reddito di cittadinanza, col segretario Gianantonio Da Re che dice «sì» a patto che «i soldi vengano consegnati in caserma dai carabinieri, con controlli severissimi su chi li prende». E l’attacco, durissimo, del vicepremier Luigi Di Maio al presidente di Confindustria Veneto Matteo Zoppas, dopo l’endorsement del leader nazionale degli industriali Vincenzo Boccia alla Lega: «Alcuni mi hanno attaccato dicendo che sono inesperto - ha detto Di Maio - io sicuramente devo imparare ma è bello fare il presidente di Confindustria locale gestendo l’acqua minerale con concessioni irrisorie, a cui metteremo mano con la legge di Bilancio». Un avvertimento, quello rivolto alla famiglia Zoppas e alla sua San Benedetto, che sa di minaccia.
Sono gli strascichi della due giorni di polemiche seguita al varo della nota di aggiornamento del Def da parte del consiglio dei ministri, con coda a Breganze durante l’assemblea degli industriali vicentini dal cui palco è partita proprio l’investitura di Boccia ai Salvini’s. Di Maio non ha gradito ed ha replicato con un video su Facebook dove, tra le altre cose, ha fatto proprie le critiche mosse dal deputato padovano Raphael Raduzzi a Zoppas, dopo che quest’ultimo aveva minacciato di scendere in piazza contro il decreto Dignità, il provvedimento su cui più di ogni altro Di Maio ha messo la faccia. Ora come allora Zoppas non replica ma in sua difesa scende in campo proprio Boccia: «Faccio un appello all’avvocato del popolo, e cioè al premier del Conte: questo Governo deve chiarire se intende rispettare gli attori sociali. Intende accettare le critiche senza attaccare ad personam? È possibile che un ministro possa fare questo? Se vogliamo vivere in una società liberale, e qui siamo ai fondamentali, non si può ogni volta che si fa una critica lanciare messaggi di questo tipo, insidiosi e subliminali. Penso sia un elemento che irrita molto. Parlo di rispetto». Quindi, riferendosi direttamente a Zoppas: «Stiamo parlando di un presidente di una nostra associazione regionale. Tra l’altro le concessioni delle acque minerali comportano migliaia di posti di lavoro, investimenti su pubblicità, non è che la mattina apri la fontana». Boccia, dopo i mugugni di molti associati, ieri ha anche ritarato le sue parole sulla Lega: «Nessun endorsement anzi, una provocazione per dire: non è che fate i verdi in Veneto ed i gialloverdi a Roma? Al Governo cosa intendete fare? Tutti dicono, a partire dai vicepremier Di Maio e Salvini, di voler essere vicini alle imprese però poi vediamo delle incoerenze».
E proprio nella Lega, dove pochi (nessuno) ha il coraggio di contestare apertamente una manovra su cui «il Capitano» Matteo Salvini si sta giocando molto, cresce il malcontento: reddito di cittadinanza, pensioni allargate, manovra a deficit. Tanti vecchi lighisti non si riconoscono e il segretario Toni Da Re ha il suo bel daffare a tenere tutti tranquilli: «C’è poco da dire - sbotta - roba come il reddito di cittadinanza qua non piace a nessuno. L’abbiamo già visto con la cassa integrazione: in alcune Regioni questi aiuti non sono sfruttati per tirarsi su le maniche e rimettersi al lavoro ma solo per starsene comodi sul divano. Non lo accetteremo mai. Il messaggio che abbiamo dato ai nostri parlamentari è semplice: nella manovra dovrà essere chiarito bene chi, come, dove e quando farà i controlli. E poi gli stranieri: vanno esclusi assolutamente, il sussidio va dato solo agli italiani». Anche il governatore Luca Zaia rileva scosse tra i suoi e mette in guardia: «Sono necessari accortezza e buon senso, l’operazione può stare in piedi solo con la garanzia che si va ad aiutare chi ha bisogno per accompagnarlo nel mercato del lavoro. Se diventa una cosa stabilizzata, invece, si trasforma in un problema. Di canne per pescare ce ne sono abbastanza per tutti, siamo contro l’assistenzialismo».
Il vicepremier Con la legge di bilancio rivedremo le concessioni irrisorie relative alle acque minerali. Facile fare il presidente di Confindustrai così