Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)
San Francesco, la Ztl riapre ed è già assalto
Debutta la viabilità riorganizzata. Smog, il sindaco Conte: «Pronti a riunire anche i Comuni confinanti»
TREVISO Segnata dalla pioggia, la giornata X della viabilità a Treviso parte a metà. Senza ordinanza antismog, perché mancano i cartelli che avvisano delle nuove regole sulle strade, e quindi senza multe e senza controlli. Mentre la Ztl di San Francesco alle otto di mattina è stata spenta contestualmente all’accensione del nuovo pannello luminoso: gli automobilisti hanno via libera lì, dove per due anni le macchine sono state limitate e sanzionate dall’occhio elettronico delle telecamere. Un esordio soft, in un classico lunedì in cui molti negozi sono chiusi o aprono solo nel pomeriggio. Nonostante questo, però, veicoli in transito se ne sono visti parecchi e i nuovi (pochi) parcheggi sono già stati presi d’assalto.
Oggi la nuova versione della Ztl di piazza San Vito compie il suo primo ciclo di accensioni e spegnimenti: dalle 6 alle 22 nei giorni feriali non servono più autorizzazioni per entrare nella zona che fu pedonalizzata dalla precedente amministrazione; il traffico subisce invece lo stesso stop delle altre sei ancora ztl attive il sabato e la domenica. Il provvedimento è stato introdotto per venire incontro a una specifica richiesta di alcuni commercianti della zona, che ritenevano di essere stati penalizzati dall’accesso limitato a pedoni, biciclette e permessi. La sosta è stata riorganizzata con nuovi stalli carico scarico e a disco orario.
L’ordinanza per il contenimento delle polveri sottili (le Pm 10 che devono rimanere
Sulle Pm10 Treviso da sola non può fare molto
sotto la soglia di tolleranza) rimane in sospeso: per ora si circola liberamente. Mentre altri capoluoghi veneti come Padova e Belluno contestano la Regione, il Comune di Treviso ha aderito immediatamente alle linee guida arrivate da Venezia, applicando immediatamente le nuove regole. «Le abbiamo trasferite nel modo migliore possibile – spiega il sindaco Mario Conte -, alleggerendole con le deroghe. L’obiettivo è una città meno inquinata ma che rispetti le esigenze delle persone».
L’ordinanza sarà in vigore entro pochi giorni: sul territorio del capoluogo vale dalle 8.30 alle 18.30 tutti i giorni festivi e su tutta la viabilità con esclusione della tangenziale; sono previsti tre corridoi per la circolazione verso i luoghi più sensibile, ovvero l’ospedale Ca’ Foncello, il retro della stazione ferroviaria fino a via Terraglio e la Noalese da e per l’aeroporto Canova.
Ma se l’obiettivo è davvero ridurre l’inquinamento, Treviso da sola non può molto, e finisce per penalizzare chi tocca il capoluogo e non chi circola pochi metri fuori dal confine. «Uno dei prossimi appuntamenti sarà con i sindaci dei Comuni confinanti – sottolinea Conte – coinvolgendoli nelle nostre iniziative. Poi ognuno in coscienza risponderà e adotterà eventuali provvedimenti». Ma il famoso coordinamento antismog della Marca non decolla.