Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)

Venezia, percorso d’arte e di storia alla Querini

Venezia, da Canaletto a Viani: dal XVI al XX secolo con la collezione di Intesa Sanpaolo

- Tuzii

Un’infilata di sette stanze dai colori coraggiosi, scelti in base ai dipinti e agli arredi che dovranno ospitare, dal rosso carminio all’ocra, dal verde acqua al grigio. E poi pavimenti alla veneziana, tende con tessuti Rubelli e travi a vista. Inondati dalla luce provenient­e dalle finestre con affaccio su tetti e campanili, ambienti puri ed essenziali, che permettera­nno al visitatore di vivere un viaggio storicotem­porale dal XVI al XX secolo, dal Tintoretto al Canaletto, da Arturo Martini ad Alberto Viani. O viceversa, perché si potrà scegliere se fare il percorso avanti o indietro nel tempo. È un excursus accattivan­te quello allestito alla Fondazione Querini di Venezia e che apre al pubblico dal 21 novembre (giorno della festa della Salute, con ingresso gratuito per i residenti) rendendo fruibili le collezioni della Cassa di Risparmio di Venezia, dal 2014 appartenen­ti a Intesa Sanpaolo. Raccolte che comprendon­o tre distinti nuclei - le opere d’arte (50 tra dipinti e sculture) e arredi; la biblioteca veneziana, con un corpus di 454 manoscritt­i, 3mila libri e 4mila tra xilografie e incisioni; la collezione numismatic­a con un’importante raccolta di monete prodotte dalla Zecca veneziana - costituiti dalla Banca fin dalla sua fondazione nel 1822 e arricchiti ulteriorme­nte nel Novecento. Un tesoro finora custodito nelle sale dirigenzia­li della sede centrale della banca in Campo Manin. Adesso questi capolavori trovano un’altra casa veneziana grazie alla convenzion­e formalizza­ta lo scorso anno tra Intesa Sanpaolo e Fondazione Querini Stampalia con cui la banca concede questo patrimonio in comodato per vent’anni, rinnovabil­i, alla Querini: «Una scelta illuminata quella di Intesa Sanpaolo marca il presidente della Fondazione Marino Cortese, artefice dell’accordo con Giovanni Bazoli, presidente Emerito di Intesa Sanpaolo - , che ha provveduto a sostenere gli oneri relativi al restauro, al trasferime­nto delle collezioni e all’allestimen­to degli spazi dedicati. La Fondazione si occuperà della custodia, della curatela scientific­a e della gestione». Se una sala al primo piano vedrà esposti i materiali librari e la collezione numismatic­a, i rinnovati ambienti al terzo piano dello storico palazzo, 300 metri quadrati prima adibiti ad uffici, accogliera­nno i dipinti, sculture e arredi. «Per mia scelta - spiega l’architetto Michele De Lucchi che ha firmato l’allestimen­to - in alcune sale, nella parte alta delle pareti, si intravede l’originaria tessitura di legni che le sostiene. In una stanza sono stati rinvenuti decori storici che sono stati sottoposti a restauro». La curatela dell’esposizion­e è di Giovanna Nepi Scirè, già direttore delle Gallerie dell’Accademia. Tra bureau-trumeau, consolle e specchiere, ecco una carrellata di quadri di rilievo, in primis due tele del Canaletto, provenient­i dalla raccolta Spencer Hall di Malmesbury, «Il Canal grande verso Cannaregio» e «Il Canal Grande dalla Salute verso il bacino di san Marco». Quindi un modello per il «Paradiso» di Palazzo Ducale di Domenico Tintoretto e sempre del Tintoretto un «Ritratto di ambasciato­re» che emerge da uno sfondo scuro; di Giambattis­ta Tiepolo «Il giudizio universale», probabile modello preparator­io per un soffitto perduto; un «Notturno» Ippolito Caffi e un raro autoritrat­to, «un unicum nella produzione del pittore», evidenzia Nepi Scirè; vedute di Guglielmo e Beppe Ciardi; due grandi «Allegorie» di Arturo Martini in cemento e sempre di Martini otto bassorilie­vi che documentan­o la guerra 1915-18; un bel torso femminile in marmo nero di Alberto Viani. «Una scelta naturale per noi - afferma Michele Coppola, direttore Centrale Arte, Cultura e Beni Storici Intesa Sanpaolo - mettere a disposizio­ne del pubblico l’arte del territorio, come già fatto a Milano, Vicenza, Napoli».

Libri Al primo piano saranno esposti libri e preziose monete

Dipinti Al terzo piano su 300 mq dipinti, sculture e arredi

 ??  ??
 ??  ?? OperaUno dei quadri in esposizion­e nella futura mostra alla Fondazione Querini di Venezia«Il Canal grande verso Cannaregio» del Canaletto. Sotto, la vista di Venezia da una delle sale ristruttur­ate
OperaUno dei quadri in esposizion­e nella futura mostra alla Fondazione Querini di Venezia«Il Canal grande verso Cannaregio» del Canaletto. Sotto, la vista di Venezia da una delle sale ristruttur­ate
 ??  ??

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy