Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)
Dup, opposizioni all’attacco: «Dormitorio e spazio donna, Forbici di Conte sul sociale»
Programmazione, ok al documento. Ma è battaglia in Consiglio
TREVISO Lo spazio donna e il dormitorio per i senza dimora non sono più strategici, col rischio di sparire o di trovarsi con un drastico taglio nel bilancio di previsione e, quindi, nelle priorità di Ca’ Sugana: nero su bianco, il Dup del Comune di Treviso illustra le linee programmatiche dell’amministrazione Conte «retrocedendo» due progetti avviati dall’amministrazione Manildo su due diverse forme di disagio. E l’opposizione alza barricate: «Sono state eliminate le schede strategiche relative a questi due servizi importanti, propedeutiche al previsionale – è intervenuto il capogruppo del Pd Stefano Pelloni -. E dal 2019 al 2021 sparisce un milione e mezzo per il capitolo politiche sociali, diritti e famiglia, che cala da 11,9 a 10,3 milioni. In assenza dell’assessore, la missione è stata saccheggiata». Via anche orti urbani, bilancio sociale e valorizzazione del Sile: «Sono scelte preoccupanti».
Ieri sera a Palazzo dei Trecento la polemica ci ha messo un po’ a scoppiare, ma dopo tre ore di Consiglio è arrivata puntuale. Il documento unico di programmazione è stato approvato dalla sola maggioranza di governo, allineatissima. Il centrosinistra invece ha messo a fuoco i capitoli più delicati e il futuro del dormitorio di via Pasubio, aperto per l’inverno dalla giunta precedente e trasformato in un ricovero annuale, è appeso a un filo. «Era un fiore all’occhiello, negli ultimi cinque anni nessun senza tetto è morto di freddo – ha sottolineato Maria Buoso di Treviso Civica -. Che fine ha fatto? E che cosa succederà?».
Oltretutto c’è una previsione di indebitamento che va nella direzione contraria a quanto fatto dal centrosinistra, che invece aveva scelto di ridurre sempre più l’importo dei mutui (da 65 a 19 milioni in 5 anni). Conte cambia tutto: «Considerato che al momento la previsione di entrate per investimenti è inferiore alle necessità – si legge nel Dup - si è ipotizzato il ricorso a prestiti per 2,5 milioni di euro, somma compatibile con i vincoli e limiti previsti dalla legge». «Si possono trovare altre strade – incalza il capogruppo Pd – non è una politica da buon amministratore della cosa pubblica».
Molti sindaci italiani hanno deciso di fare ricorso contro il taglio dei fondi al bando periferie dal decreto milleproroghe, 14 milioni di euro per la sola Treviso. Il governo suggerisce di aggirare i tagli con l’avanzo di bilancio che però, per i Comuni, non ha lo stesso generoso importo. «I tempi tecnici non ci sono più, rischiamo di perdere dei progetti importanti per i quartieri» affonda Pelloni. Ma il sindaco Mario Conte prende tempo su un ricorso contro il suo stesso governo: «Verrà valutato dall’avvocatura civica, l’impegno per portare a casa quei fondi e avviare i cantieri entro il 2020 c’è, le progettualità serie saranno attuate».
L’amministrazione ha deciso di modificare alcune partite vincolate ai 16 milioni di fondi Save: via i soldi alle manutenzioni di Villa Margherita e la palestra di San Paolo; due milioni di euro sono stati destinati a vari interventi nelle periferie fra i quali rotatorie in via Zanella e viale IV Novembre, le piscine di Selvana, il cavalcavia della stazione, la messa in sicurezza di strada Castagnole e a San Giuseppe, marciapiedi di San Liberale, server e piano digitale di Ca’ Sugana, con ampliamento del wi-fi in città. Le gare dovranno essere avviate entro il 2019.
L’assessore alla cultura Lavinia Colonna Preti ha annunciato la creazione di un profilo di «alta professionalità» per il settore musei e cultura dal prossimo anno, che avrà un mandato legato a quello dell’amministrazione: un maxi dirigente per rilanciare il Bailo e Santa Caterina.
Fondi e dirigenti
Progetti, il sindaco confida nel bando periferie: «I soldi arriveranno nel 2020». E Colonna Preti annuncia il «super manager dei musei»