Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)

Violenza sessuale all’istituto Pio XII Assoluzion­e per il vigilante notturno

L’accusa: aver aiutato degli studenti nell’assalto al compagno

- Davide Piol

BELLUNO Doveva essere un processo lungo e delicato, ma è terminato alla prima udienza con l’assoluzion­e piena di Alberto Sandini, 33enne originario di Vicenza ma residente a Padova, accusato di violenza sessuale di gruppo. Nell’estate 2013 lavorava come vigilante notturno all’istituto «Pio XII» di Misurina, l’unico centro in Italia per la cura e la riabilitaz­ione in montagna delle malattie respirator­ie del bambino e dell’adolescent­e.

Secondo la Procura non solo non aveva impedito che un 15enne venisse violentato dai suoi compagni di stanza con un paletto di ferro, ma li avrebbe aiutati tenendolo fermo. L’accusa però è caduta perché la parte offesa, pur contraddic­endosi, ha ribadito con forza che si trattava di uno «scherzo, una cosa futile. Stavamo ridendo e non mi ha fatto male».

La stessa confusione è emersa sulla posizione dell’imputato che aveva il compito di vigilare su 60 ragazzi dalle 22 di sera alle 7 del mattino e che secondo la Procura aveva partecipat­o alla violenza.

Ieri il ragazzo ha spiegato che Sandini era entrato in camera dicendo ai suoi compagni di slegarlo. «Era di moda questo scherzo — ha raccontato ieri una delle educatrici del Centro — Prendevano un paletto e lo mettevano nel sedere della vittima. Mi avevano detto che se capitava quando avevano i jeans erano più fortunati perché faceva meno male».

La Procura dei minorenni di Venezia aveva aperto un fascicolo per violenza sessuale di gruppo e indagato tre ragazzi (ancora sotto processo). In uno degli episodi raccontati era emerso il nome di Sandini.

Intanto in corso il processo a Lorenzo Bogo e Valentina Reolon, i giovani attivisti della «Casa dei beni comuni», accusati di lesioni su Claudio Mazzaro. I due erano stati condannati in primo grado a due anni di reclusione e 40.000 euro di risarcimen­to e assolti in Appello. Mazzaro aveva fatto ricorso in Cassazione che gli ha dato ragione chiedendo alla Corte d’Appello di stabilire un risarcimen­to.

Un nuovo processo Lesioni, Bogo e Reolon sconfitti in Cassazione

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy