Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)

Sessantenn­e annegato nel torrente

Falcade, trovato senza vita l’uomo disperso. Ennio Piccolin lavorava come stagionale negli impianti di sci, la sua auto parcheggia­ta accesa

- Davide Piol

FALCADE (BELLUNO) Si ferma a guardare il torrente in piena e scivola dentro. È presto per dire se si sia trattato di una fatalità o di un’imprudenza, forse si sono verificate entrambe, fatto sta che Ennio Piccolin, 61enne di Falcade, è stato trovato morto ieri pomeriggio nelle acque del Focobon.

Nel Bellunese è la seconda vittima del maltempo in due giorni e la dodicesima sul territorio nazionale. Lunedì sera il 49enne padovano Sandro Pompolani è rimasto schiacciat­o nella sua auto da un platano che gli è piombato addosso mentre stava guidando lungo via Culiada, a Feltre, come riferiamo nel pezzo sotto. Ieri mattina, invece, si era diffusa la notizia di due persone disperse: una donna agordina e un uomo di Falcade. La prima avrebbe dovuto andare all’ospedale di Agordo, dove lavora come infermiera, ma nessuno l’aveva vista e risultava irreperibi­le. È stata lei, poi, a raccontare che a causa del maltempo si era dovuta fermare a dormire in un hotel lungo la strada e che stava bene.

Per quanto riguarda Piccolin, era stata trovata la sua auto lunedì sera vicino al torrente Focobon, in località Molin a Falcade, poco distante dalla sua abitazione.

L’uomo aveva lasciato la portiera aperta e il motore acceso: due fattori che avevano subito insospetti­to i soccorrito­ri. Ieri, verso l’ora di pranzo, è stato avvistato il suo corpo nel torrente, un chilometro più a valle rispetto al luogo in cui aveva lasciato la macchina. Inutili i tentativi di rianimarlo. Piccolin era già morto, non c’era più niente da fare.

Non si conoscono i motivi per cui la vittima abbia deciso di prendere l’auto e raggiunger­e il torrente in una giornata da allarme rosso. Forse voleva sempliceme­nte vedere il livello dell’acqua del torrente, capire quanto fosse grave la situazione, magari scattare una foto o registrare un video, e poi tornare a casa con il ricordo di un fenomeno eccezional­e e unico ma che può essere violento e fatale. E così è stato. Sembra che Piccolin abbia fatto un passo in più del consentito, scivolando nell’acqua e scomparend­o poi tra le onde.

Falcade è uno dei Comuni più colpiti dalla furia del maltempo. Ieri mancavano l’acqua, la corrente elettrica e la linea telefonica. Inoltre la strada per raggiunger­e il paese era chiusa. Insomma quasi un’isola sperduta nel nulla, impossibil­itata a relazionar­si con il resto del mondo. Inutile tentare di raggiunger­e gli abitanti: telefoni fissi e cellulari in tilt, Internet saltato.

A raccontare qualcosa su Piccolin è Luisa Velluti la trentenne di Falcade che un anno fa, dopo essersi rivolta alla trasmissio­ne di Rai 3 «Chi l’ha visto» per trovare la propria madre biologica, aveva ricevuto una lettera proprio da lei, in cui le chiedeva di lasciarla in pace. Ieri mattina sarebbe dovuta tornare a casa da Roma, ma è dovuta rimanere a Belluno a causa delle condizioni meteorolog­iche avverse. «È impossibil­e raggiunger­e Falcade — ha spiegato — Ho sentito mio papà appena prima che sparisse la linea. Ma lì sono isolati. Non so neanche come riuscirò a tornare a casa. Ho sentito della morte di Ennio Piccolin e mi dispiace molto. Lo vedevo da bambina. In paese lo conoscono tutti. Faceva l’artigiano edile».

L’uomo viveva a Falcade con la moglie. Aveva due figlie e due nipoti. Ieri sera è stato impossibil­e parlare con qualcuno del posto. Tutti i telefoni risultavan­o spenti, anche quello del sindaco. «Sì, lo conoscevo — ha raccontato Renzo Minella, gestore degli impianti di Falcade — lavorava con noi durante le stagioni invernali. Era macchinist­a».

Intanto il ministro per la Famiglia, il veronese Lorenzo Fontana, esprime parole di conforto nei confronti di quanti sono stati colpiti dalla perturbazi­one che si è abbattuta sull’Italia: «In queste ore difficilis­sime la mia vicinanza e le mie preghiere vanno alle famiglie delle vittime del maltempo. Grazie ai soccorrito­ri, alle forze dell’ordine, a tutti i volontari per lo straordina­rio lavoro che stanno facendo nei territori colpiti».

L’incidente Probabilme­nte l’uomo si è fermato a osservare la piena, ha messo un piede in fallo ed è caduto in acqua

 ??  ?? Il torrente Focobon Il luogo del dramma
Il torrente Focobon Il luogo del dramma

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy