Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)
Le scuole restano chiuse? La gestione dell’emergenza ai tempi delle «fake news»
TREVISO La prima era stata sull’acqua non potabile. La seconda sul ponte di Vidor inagibile. Ieri è arrivato il finto messaggio audio, rilanciato su centinaia di chat di whatsapp, di un dirigente della Provincia che annunciava un ulteriore giorno di chiusura delle scuole previsto per oggi.
Tre notizie false che hanno creato tensioni, preoccupazioni e rabbia, oltre alle ovvie denunce. Le fake news vanno oltre la burla, non possono essere derubricate a goliardia o superficialità perché diventano dei veri e propri problemi mentre tutto intorno bisogna gestire un’emergenza reale, centinaia di sfollati, tremila famiglie senza energia elettrica, strade bloccate dall’acqua. Bisogna smentire, raggiungere chi era stato contattato dai truffatori on line, diffondere le giuste informazioni ripristinando la verità.
Lunedì sera ha cominciato a circolare un audio: un individuo, spacciandosi per il dirigente della protezione civile Agostino Battaglia, ha annunciato la chiusura dei plessi scolastici per il terzo giorno consecutivo. La voce non era la sua: il dirigente farà denuncia alla polizia postale (come Ats ha sporto denuncia per la bufala sull’acqua contaminata) ma in poche ore era già su tutti gli smartphone della Marca, grazie alla velocità delle condivisioni on line. Le