Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)

Volontario travolto da un albero: è grave Blackout, niente acqua Luxottica apre a metà

- Davide Piol

BELLUNO Nuovi disagi sotto le Dolomiti. Dopo l’incendio nella Valle di San Lucano, le piogge torrenzial­i, il vento a 100 chilometri orari e le frane, sono migliaia le persone rimaste senza acqua potabile, corrente elettrica e rete telefonica.

Inoltre è in pericolo di vita un volontario bellunese che lunedì sera, mentre aiutava la Protezione civile in via Col Da Ren, è stato travolto da un albero. V.D.M., 67enne residente nel capoluogo, è stato portato all’ospedale di Belluno con un politrauma per poi essere trasferito al «Ca’ Foncello» di Treviso. La prognosi è riservata.

La squadra dei soccorsi (comunali, provincial­i, regionali, nazionali) sta lavorando senza Soverzene, cavo tranciato della centrale elettrica innesca un rogo

sosta per riportare il Bellunese alla normalità. Ieri sono stati aperti tre Com (Centri operativi misti) a Santo Stefano di Cadore, Feltre e Agordo. Saranno gestiti dai vigili del fuoco che hanno già effettuato 1.011 interventi sul territorio.

Una cinquantin­a le chiamate a cui hanno risposto le stazioni del Soccorso alpino di Alleghe,

Agordo, Val Biois, Livinallon­go, Val Pettorina, Centro Cadore, Pieve di Cadore, Val Comelico.

Dieci le squadre della Protezione civile impegnate nel ripristino della viabilità principale e secondaria solo nel capoluogo. Oggi la situazione dovrebbe migliorare.

«Luxottica», leader mondiale dell’occhialeri­a, ha riaperto solo oggi alle 6 gli stabilimen­ti di Sedico e Pederobba. Mentre quelli di Agordo e Cencenighe dovrebbero partire con il turno delle 14. L’azienda ha attivato il numero gratuito 800.69.41.41, disponibil­e dalle 9 alle 19, affinché i dipendenti possano segnalare disagi o l’impossibil­ità di recarsi al lavoro.

La pioggia, ieri, è cessata nelle prime ore del giorno. Il livello dei fiumi ha avuto un picco durante la notte – il Piave sotto il ponte della Vittoria a Belluno ha superato i cinque metri – e poi ha cominciato a scendere.

Quando è finita l’emergenza-acqua è scoppiato un incendio a Soverzene per un cavo della centrale elettrica che si è staccato e ha fatto divampare le fiamme nonostante il terreno bagnato. Il rogo è stato spento in poco tempo.

Rimane l’allerta frane: sono sette quelle monitorate dalla Provincia tra cui la Busa del Cristo a Perarolo e quella di Cancia a Borca. Tante le frazioni isolate a causa di danni alla rete elettrica di alta e media tensione. Terna ed Enel chiedono ancora qualche giorno per risolvere il problema, ma per il sindaco del capoluogo Jacopo Massaro non c’è tempo: «Non possiamo lasciare famiglie, bambini, anziani al freddo e al buio. Stiamo offrendo a tutti la possibilit­à di essere ospitati alle scuole medie Ricci».

Per gli autobus del capoluogo la linea J devierà verso Col Cavalier, via Montegrapp­a, Castion con capolinea a Faverga, mentre la linea C passerà per Col Cavalier e farà poi Visome e Madeago. Oggi scuole chiuse, ma uffici pubblici aperti.

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L’incendio

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