Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)
Volontario travolto da un albero: è grave Blackout, niente acqua Luxottica apre a metà
BELLUNO Nuovi disagi sotto le Dolomiti. Dopo l’incendio nella Valle di San Lucano, le piogge torrenziali, il vento a 100 chilometri orari e le frane, sono migliaia le persone rimaste senza acqua potabile, corrente elettrica e rete telefonica.
Inoltre è in pericolo di vita un volontario bellunese che lunedì sera, mentre aiutava la Protezione civile in via Col Da Ren, è stato travolto da un albero. V.D.M., 67enne residente nel capoluogo, è stato portato all’ospedale di Belluno con un politrauma per poi essere trasferito al «Ca’ Foncello» di Treviso. La prognosi è riservata.
La squadra dei soccorsi (comunali, provinciali, regionali, nazionali) sta lavorando senza Soverzene, cavo tranciato della centrale elettrica innesca un rogo
sosta per riportare il Bellunese alla normalità. Ieri sono stati aperti tre Com (Centri operativi misti) a Santo Stefano di Cadore, Feltre e Agordo. Saranno gestiti dai vigili del fuoco che hanno già effettuato 1.011 interventi sul territorio.
Una cinquantina le chiamate a cui hanno risposto le stazioni del Soccorso alpino di Alleghe,
Agordo, Val Biois, Livinallongo, Val Pettorina, Centro Cadore, Pieve di Cadore, Val Comelico.
Dieci le squadre della Protezione civile impegnate nel ripristino della viabilità principale e secondaria solo nel capoluogo. Oggi la situazione dovrebbe migliorare.
«Luxottica», leader mondiale dell’occhialeria, ha riaperto solo oggi alle 6 gli stabilimenti di Sedico e Pederobba. Mentre quelli di Agordo e Cencenighe dovrebbero partire con il turno delle 14. L’azienda ha attivato il numero gratuito 800.69.41.41, disponibile dalle 9 alle 19, affinché i dipendenti possano segnalare disagi o l’impossibilità di recarsi al lavoro.
La pioggia, ieri, è cessata nelle prime ore del giorno. Il livello dei fiumi ha avuto un picco durante la notte – il Piave sotto il ponte della Vittoria a Belluno ha superato i cinque metri – e poi ha cominciato a scendere.
Quando è finita l’emergenza-acqua è scoppiato un incendio a Soverzene per un cavo della centrale elettrica che si è staccato e ha fatto divampare le fiamme nonostante il terreno bagnato. Il rogo è stato spento in poco tempo.
Rimane l’allerta frane: sono sette quelle monitorate dalla Provincia tra cui la Busa del Cristo a Perarolo e quella di Cancia a Borca. Tante le frazioni isolate a causa di danni alla rete elettrica di alta e media tensione. Terna ed Enel chiedono ancora qualche giorno per risolvere il problema, ma per il sindaco del capoluogo Jacopo Massaro non c’è tempo: «Non possiamo lasciare famiglie, bambini, anziani al freddo e al buio. Stiamo offrendo a tutti la possibilità di essere ospitati alle scuole medie Ricci».
Per gli autobus del capoluogo la linea J devierà verso Col Cavalier, via Montegrappa, Castion con capolinea a Faverga, mentre la linea C passerà per Col Cavalier e farà poi Visome e Madeago. Oggi scuole chiuse, ma uffici pubblici aperti.