Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)
Venezia-Trieste e A22, primo via libera Gestione in house e niente gara europea
Toninelli: «Pubbliche al 100%, gli utili dei pedaggi (calmierati) resteranno sul territorio»
VENEZIA La commissione europea che si occupa di concorrenza, dopo mesi di travaglio, ha dato il primo via libera all’affidamento in house dell’A22 e dell’A4 fra Venezia e Trieste. Il che significa, di fatto, l’«esonero» ufficiale dalla gara europea per le relative concessioni. Due fra i principali assi autostradali nordestini, insomma, restano sul territorio. Anzi, rischiano di diventare il primo esperimento sul campo della nouvelle vague pentastellata in materia di autostrade. Di ieri, infatti, la nota con cui Danilo Toninelli, titolare del Mit (Ministero delle Infrastrutture e Trasporti), esulta per la decisione di Bruxelles e coglie l’occasione per annunciare che, alla luce della proprietà al 100% pubblica, gli utili delle autostrade in house resteranno sul territorio, serviranno per le manutenzioni dell’infrastruttura ma anche per gli sconti a pendolari e proprietari di mezzi a basso impatto ambientale e persino per i mezzi del trasporto pubblico locale.
La decisione di ieri della commissione guidata dalla danese Margrethe Vestager sarà formalizzata dall’Europa a metà novembre sancendo, così, che l’operazione non viola le norme comunitarie sulla libera concorrenza. A quel punto il Mit, nelle vesti di concedente, affiderà le concessioni dell’A22 (Province autonome di Trento e Bolzano) e della rete gestita dall’ex Autovie (A4 Venezia-Trieste, A28, A23 Palmanova-Udine, A34 Villesse-Gorizia e A57 fino al Terraglio) alla Società Autostrade Alto Adriatico. Si tratta della newco nata da Autovie Venete e ora al 100% pubza blica, con due soci: Regione Friuli Venezia Giulia e socio minoritario Regione Veneto. Newco creata, congelata, e ora pronta ai nastri di partenza. Di mezzo, poi, ci sarà la nomina di un «soggetto cuscinetto» che sarà garante della correttezza degli atti della newco, un Comitato di controllo paragonabile a quello del controllo analogo tipico delle società in house. Si prevedono 6 membri: 3 per il concedente, lo Stato, e 3 per i soci della newco, 2 al Friuli Venezia Giulia e al Veneto. Un coordinamento con una funzione tecnico- amministrativa e contabile. «Sulla gestione delle autostrade A22 Brennero-Modena e A4 Venezia-Trieste in questi mesi al Mit - dice Toninelli - abbiamo fatto un grande lavoro, culminato ora con l’ok preannunciato dall’Europa. Un intervento fondamentale, ottenuto in pochissimo tempo e che mi rende orgoglioso». E aggiunge: «Abbiamo ereditato in Italia un sistema di concessioni autostradali pluridecennali totalmente sbilanciate sui privati, che hanno guadagnato miliardi dai pedaggi, badando più al profitto che alla sicurez- e alla qualità del servizio. Vogliamo ribaltare questo modello e il risultato sulla A22 e l’A4 è lo step da cui partire». Parole dense di sottotesto. Tanto più che il ministro pentastellato specifica: «Le società totalmente pubbliche e detenute dagli enti locali garantiranno che gli utili dei pedaggi rimarranno interamente sul territorio. Alla concessione si applicheranno le tariffe stabilite dall’Art (Autorità di regolazione dei trasporti), e questo porterà a una calmierazione dei pedaggi». Ma in Veneto c’è chi ricorda come il dossier approvato dalla Ue partisse dall’esperienza di Cav, concessionaria del Passante, che nasceva dieci anni fa già con il vincolo degli utili completamente reinvestiti sul territorio.
Graziano Pizzimenti, assessore leghista alle Infrastrutture del Friuli Venezia Giulia, si dice pienamente soddisfatto: «La scelta della commissione Ue sulla concorrenza è davvero una buona notizia, perché chiude una vicenda il cui esito non era così scontato». Ma Debora Serracchiani, già governatore del Friuli VG, punge Toninelli: «Sappia che la A4 è sempre stata pubblica e che se lo rimane è perché abbiamo fatto un lavoro enorme con l’ex ministro Delrio per arrivare alla gestione in house della concessione. Incredibile che Toninelli ignori il percorso che è stato compiuto».