Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)
Conte a Zaia: pronti a intervenire
Di Maio assicura: «Avrete lo stato di calamità». Il viceministro Castelli: «Si potranno congelare le tasse» Il premier: «Massima attenzione al Veneto». Il governatore lancia l’sms solidale al 45500
VENEZIA Si muove il governo per l’emergenza maltempo in Veneto. Ieri il premier Conte e il sottosegretario Giorgetti hanno chiamato il governatore Zaia per una prima stima dei danni, assicurando di essere «pronti a intervenire». Il vicepremier Di Maio ha garantito che il Veneto avrà lo «stato di calamità». E Zaia stesso ha lanciato l’sms solidale al 45500 per la raccolta fondi.Il viceministro Castelli: «Pronti a congelare le tasse».
+VENEZIA «Siamo in ginocchio, ci serve aiuto». Il governatore Luca Zaia non si stanca di ripeterlo in questi giorni drammatici, e l’aiuto sta arrivando, da tutta Italia. Colonne di volontari partite dalle Marche, dal Piemonte, dalla Lombardia, dalla Valle d’Aosta, dalla Toscana e dall’Emilia Romagna si sono sistemate al campo base allestito all’aeroporto di Belluno, insieme all’esercito e ai vigili del fuoco. E ieri il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha chiamato, insieme al sottosegretario Giancarlo Giorgetti, per una prima ricognizione dei danni, assicurando la massima attenzione del Governo, già al lavoro, secondo fonti di Palazzo Chigi, per adottare «i provvedimenti di propria competenza». Zaia ha indicato in «un miliardo» i danni patiti dal Veneto e pare si stia ragionando in questa fase su uno stanziamento di 300 milioni da inserire o nella legge di Stabilità, con un emendamento, o in un decreto.
La gravità della situazione, comunque, pare essere chiara a tutte le componenti di Governo: «Se il Veneto chiederà lo stato di emergenza, lo avrà» assicura il vicepremier Luigi Di Maio annunciando una visita nel bellunese ma «non subito, per non intralciare i lavori». I ministri veneti Lorenzo Fontana ed Erika Stefani garantiscono «la massima collaborazione al premier Conte per un intervento immediato del Governo» mentre il viceministro all’Economia Laura Castelli promette «la sospensione degli obblighi fiscali così come delle azioni di riscossione. Per questi territori sono una misura prioritaria che deve essere accompagnata da un sostegno finanziario per rimettere in piedi la rete dei servizi e delle infrastrutture».
Il ministero dell’Interno, intanto, ha dato il via libera, d’intesa con il Dipartimento della Protezione Civile e gli operatori di telefonia fissa e mobile, all’attivazione del numero solidale 45500. Dalla mezzanotte di domani si potranno donare 2 euro chiamando o mandando un sms e il ricavato andrà a beneficio di Veneto, Friuli Venezia Giulia e Liguria, proporzionalmente ai danni accertati. «Le somme saranno impiegate per realizzare progetti a favore dei territori coinvolti, su proposta delle Regioni - si legge in una nota del Viminale - mentre per le attività emergenziali nelle zone danneggiate è a disposizione il fondo per le emergenze nazionali».
Le iniziative di solidarietà si moltiplicano, a tutti i livelli: la Regione ha aperto un conto corrente con Unicredit (estremi sul sito dell’ente) dove chi vorrà potrà versare un proprio contributo. «Da parte mia – assicura Zaia – un solo impegno e una sola garanzia: ogni centesimo che verrà versato andrà destinato solo ed esclusivamente per aiutare le persone in difficoltà». Una settantina di residenti dell’ Agordino ha raccolto, in una colletta chiamata «Rialzati Agordino!» lanciata dal sindaco di Rocca Pietore Andrea De Bernardin, circa tremila euro che sono stati consegnati direttamente al primo cittadino (si può aderire sul portale GoFundMe.com). Il sindaco di Belluno Jacopo Massaro ha invece invitato i cittadini che si sono offerti di promuovere una raccolta di fondi a «presentare la proposta in Comune e attendere fino a lunedì per ottenere il via libera». Questo, ha spiegato, per eseguire tutte le verifiche del caso ed evitare che fra tanti volonterosi si infili qualche malintenzionato. Molte famiglie hanno aperto le loro case a chi non può riscaldare la propria abitazione per via del black out o non può lavarsi per mancanza d’acqua mentre schiere di volontari si sono messe a disposizione dei vigili del fuoco per ripulire le strade dai rami caduti o recuperare ciò che andato perduto in garage e scantinati invasi dal fango. La De’ Longhi Treviso Basket ha deciso di devolvere l’incasso al botteghino del derby di domani con la Scaligera Verona interamente alla ricostruzione e la riparazione dei danni mentre il consigliere regionale di Fratelli d’Italia, Sergio Berlato, dopo aver chiuso la querelle con Zaia sul divieto di caccia e pesca, chiede ai colleghi e ai parlamentari di devolvere una mensilità del loro stipendio alle vittime del maltempo.