Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)

È morto l’ex sindaco Vittorino Pavan

Treviso, era un volto simbolo della politica di Marca. Il cordoglio della città

- Madiotto

TREVISO Un uomo politico che ha segnato cinquant’anni di vita sociale della Marca, ma soprattutt­o un grande trevigiano. A 94 anni è morto, ieri, Vittorino Pavan, sindaco Dc del capoluogo dal 1988 al 1992, presidente dell’Università ma soprattutt­o dell’ospedale, dal 1965 al 1977 e dal 1980 al 1990. Unanime il cordoglio della città, a cominciare dal sindaco Mario Conte, dal successore di Pavan a Ca’ Sugana, Gianfranco Gagliardi, fino a Giancarlo Gentilini.

TREVISO Il suo nome è ancora legato in modo indelebile alla storia dell’ospedale trevigiano, che sotto la sua presidenza ha assunto la sua forma moderna e un rilievo regionale. È stato legato alla città di Treviso, indossando la fascia tricolore per quattro anni dal 1988 al 1992. Ed è stato legato al mondo del sociale e della politica, esponente di spicco della Democrazia Cristiana. Vittorino Pavan si è spento ieri a 94 anni: ha segnato per oltre mezzo secolo la vita pubblica della Marca.

Originario di Possagno, figlio di un insegnante e fratello del deputato della Dc Agostino, Vittorino Pavan era avvocato, con studio in via Paris Bordone, nel pieno centro di Treviso. Le sue doti gli avrebbero aperto una carriera di rilievo nazionale, ma aveva scelto di dedicarsi totalmente al territorio.

Il suo ruolo nella sanità è stato di assoluto prestigio: consiglier­e dell’ospedale negli anni Sessanta, ne era diventato presidente dal 1965 al 1977 e di nuovo dal 1980 per altri dieci anni, affiancand­o il direttore generale Domenico Stellini, un altro nome rimasto scolpito nella storia del Ca’ Foncello. Un aneddoto di quei tempi è la visita, straordina­ria, di Papa Giovanni Paolo II nel 1985. Nei suoi vent’anni da presidente Pavan non ha mai ricevuto un compenso; una decisione alla quale ha sempre tenuto fede.

Negli anni Ottanta era stato presidente dell’ordine degli avvocati e in un passato più recente presidente dell’Università di Treviso. Eletto consiglier­e comunale, era diventato sindaco nel 1988: aveva gestito Ca’ Sugana con rigore e un forte profilo sociale; raccontano che avesse imposto un regolament­o per contingent­are i rinfreschi, donando in beneficenz­a il possibile.

Il suo successore (e prima capogruppo e assessore) è stato Gianfranco Gagliardi, avvocato, oggi presidente di Teatri Spa: «L’ho conosciuto, apprezzato e stimato in ambiti diversi. I suoi anni da sindaco sono stati fecondi, di grande impegno e servizio verso la comunità. La sua vera passione era l’ospedale, a cui ha dedicato il massimo delle energie. Nella dimensione conviviale era un uomo di una simpatia rara, un grande amante della montagna. Ha identifica­to una generazion­e di uomini illustri con un grande senso di responsabi­lità».

Il sindaco Mario Conte ha espresso il cordoglio della giunta e dell’amministra­zione alla famiglia. Nel giorno del suo primo consiglio comunale, a giugno, aveva invitato alla seduta tutti i sindaci del passato trevigiano: Pavan non aveva partecipat­o per motivi di salute, inviando però il suo saluto alla nuova amministra­zione. «Ricordo con nostalgia quando, con la fascia tricolore, veniva a farci visita a scuola per l’inizio dell’anno e noi bambini vedevamo quell’uomo distinto e gentile come un punto di riferiment­o – continua Conte -. Ho avuto poi modo di apprezzarn­e l’eleganza, il rigore, l’integrità e lo spessore morale. La Città di Treviso deve essere orgogliosa di aver avuto un sindaco come lui».

«Si è sempre dimostrato persona onesta e disponibil­e, mettendo a servizio di Treviso e dei cittadini il suo prestigio e la sua esperienza – lo ricorda Giancarlo Gentilini -. È stato una punta di diamante della Democrazia Cristiana. È una grande perdita ma ha saputo dare molto alla città, merita profondo rispetto». Nel 2003 Pavan aveva ottenuto di cambiare il proprio nome di battesimo, Vittorio, in Vittorino: «Al Padreterno voglio presentarm­i col mio vero nome» spiegava. Lascia la moglie Romana Bastianon.

Gagliardi Si dedicò anima e corpo alla città

Conte Elegante, rigoroso e di grande moralità

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Cordoglio unanime Vittorino Pavan si è spento ieri

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