Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)

Iacopini valuta la De’Longhi «Ogni partita sarà un esame»

L’ex capitano: con il rientro di Tomassini si sviluppera­nno le potenziali­tà

- Matteo Valente

TREVISO «Ogni partita sarà una verifica». Parola di Massimo Iacopini. In attesa del recupero di Giovanni Tomassini e del rientro di capitan Michele Antonutti, l’ex capitano della Benetton, inquadra la formazione di Massimilia­no Menetti nella prima fila per la corsa alla serie A, lasciando gli oneri della favorita a una Fortitudo apparsa fin qui davvero infermabil­e.

Iacopini, come valuta l’avvio di stagione di Treviso?

«Direi che la De’Longhi sta cercando la propria forma e assetto migliore. E lo dico pensando che a breve potrà inserire quello che definirei il giocatore chiave per gli obiettivi trevigiani: Giovanni Tomassini, atleta che sono convinto darà alla squadra quell’equilibrio che in queste prime giornate non è stato continuo».

Quattro vittorie nelle prime sei partite: troppo poco?

«Perdere in casa con questa Fortitudo ci può stare, quello che non può succedere è una sconfitta come quella rimediata a Cento e che doveva essere una vittoria. In una stagione come quella di quest’anno, ogni singola partita è fondamenta­le per provare a conquistar­e il primo posto e volare in A».

Treviso ha le carte per giocarsi la promozione?

«Assolutame­nte sì, la società ha allestito un roster di prima qualità che può e deve lottare per il vertice della classifica. Mi aspetto un rendimento migliore da parte della squadra quando saranno smaltiti gli infortuni e Tomassini sarà recuperato dall’infortunio, quindi a ridosso del girone di ritorno».

In questo scenario la candidata alla promozione sembra però la Fortitudo?

«Non penso di dire un’eresia affermando che la Fortitudo ha costruito un roster solido con giocatori di grande esperienza, e con due americani affidabili ed esperti. Sulla carta e dopo il responso di queste prime gare è indubbio sono loro la squadra da battere e questo è un aspetto importante per la De’Longhi».

Perché scusi?

«Perché la pressione sarà tutta addosso ai bolognesi che sanno di non poter sbagliare se vogliono arrivare in fondo alla stagione in vetta. E la pressione può anche farti commettere qualche passo falso, ed è lì che Treviso dovrà farsi trovare pronta».

Può essere Menetti l’asso nella manica di questa TVB?

«Senza dubbio, sposo in pieno il suo pensiero sulla costruzion­e dell’identità di squadra. Però attenzione: Menetti non gioca, per quanto il suo lavoro sarà di altissimo livello, spetta ai giocatori seguire i suoi consigli e mettere in pratica ciò che lui chiede».

Domenica Treviso sarà di scena a Mantova: secondo lei sarà una prova di maturità?

«Per le squadre che vogliono fare il salto di categoria ogni partita sarà una verifica, e per Treviso quella di Mantova sarà importante. La sconfitta di Cento deve insegnare che non si possono lasciare per strada punti preziosi: La De’Longhi non si è nascosta, ed è chiaro che tutti speriamo di vedere un ulteriore passo in avanti nel progetto di crescita».

Le chance promozione ci sono, anche perché la pressione sarà per gran parte addosso alla Fortitudo

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Simbolo Massimo Iacopini è fiducioso sulle chance promozione della De’Longhi

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