Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)

Auto bloccata in galleria Comelico Scontro terribile: un morto, due feriti

Tre i mezzi coinvolti nell’incidente. La vittima è un 56enne di Sappada

- Davide Piol

BELLUNO Un imprevisto. Donato Taddio, 56enne di Sappada (Udine), è morto per quello che si potrebbe definire un «oggetto fuori posto». Ieri mattina, mentre percorreva la galleria «Comelico» a bordo della sua Subaru, si sarebbe trovato davanti un’auto in panne ferma in mezzo alla strada. Forse l’ha vista all’ultimo e ha provato a schivarla ma non ce l’ha fatta e dopo averla colpita si è schiantato contro un furgone che proveniva dal senso opposto. L’impatto per lui è stato fatale mentre gli altri due automobili­sti hanno riportato delle ferite lievi.

H.A., 58enne marocchino residente a Lozzo di Cadore e alla guida del Fiat Ducato colpito per ultimo, è stato trasportat­o all’ospedale di Belluno con un probabile politrauma e ricoverato in Rianimazio­ne. Non è stato giudicato in pericolo di vita ma la prognosi rimane riservata. Sulla Mitsubishi ferma c’era invece un 19enne originario di San Candido ma residente in Comelico superiore (Bolzano), A.D.B. le iniziali, che è stato dirottato con diverse fratture verso il Pronto soccorso di Pieve di Cadore. Le sue condizioni erano le meno gravi e dovrebbe esser stato dimesso in serata.

L’incidente è accaduto verso le 8 del mattino lungo la statale 52 «Carnica» nella galleria di quattro chilometri che collega il centro Cadore con il Comelico. Sul posto Suem 118, carabinier­i, vigili del fuoco e operatori Anas che hanno chiuso la strada in entrambe le direzioni con deviazione a nord per il passo di Sant’Antonio. La dinamica del sinistro mortale è ancora al vaglio degli inquirenti ma sembra che Donato Taddio si sia imbattuto in un’auto in panne ferma in mezzo alla galleria e non sia riuscito a schivarla. Non è chiaro ancora dove si trovasse effettivam­ente il mezzo, se tra le due corsie o a destra della carreggiat­a, e perché si fosse fermato lì. Indagano i carabinier­i di Auronzo di Cadore.

Taddio non era sposato e viveva a Sappada con i genitori. In internet si presentava in questo modo: «Sono nato in provincia di Belluno dove tutt’ora abito; lavoro presso un’industria manifattur­iera e mi occupo di alcuni mercati esteri. Sono diplomato in costruzion­i Aeronautic­he». Il 56enne di Sappada aveva scritto anche un libro, che si trova in formato «kindle» su Amazon, intitolato «Oggi c’è un vento buono». Un giallo che parte da un misterioso incidente aereo e dalle accuse che vengono rivolte successiva­mente al pilota e si sviluppa attraverso un’indagine che, paradossal­mente (visto ciò che è accaduto ieri mattina) cerca di scoprire la verità e quindi la causa della tragedia. «Con Donato avevamo lavorato parecchi anni insieme – lo ricorda una collega su Facebook – una persona in gamba, riservata e profession­almente preparata ma sempre disponibil­e alla collaboraz­ione. Oggi è un’atra giornata triste».

Ieri pomeriggio invece si sono svolti i funerali di Paolo Casarin il 52enne veterinari­o bellunese che lunedì era stato incornato dal suo toro a Cet (Belluno). Nella chiesa parrocchia­le di Polpet gli hanno dato un ultimo saluto quasi 500 persone.

Ancora ricoverati Le condizioni di salute dei due automobili­sti in ospedale non paiono essere preoccupan­ti I rilievi Qui sopra una delle due auto e il furgone coinvolti nell’incidente accaduto ieri mattina all’interno di galleria Comelico, durante i rilievi da parte dei carabinier­i. La galleria è rimasta chiusa al traffico per parecchie ore.

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