Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)
Ampliamenti in città: «Basta condoni»
Treviso, la giunta sana la grande terrazza abusiva di un privato. L’opposizione accusa
TREVISO Per l’assessore all’Urbanistica si tratta di «semplice sanatoria», per l’opposizione di «condono di un abuso che crea un pericoloso precedente». È scoppiata una bufera politica dopo che la commissione consiliare ha dato il via libera al progetto di ampliamento della terrazza abusiva (di 60 metri quadri) di un immobile di viale Vittorio Veneto. La terrazza infatti, ora che è stata sanata, potrà diventare un superattico da 290 metri quadri.
TREVISO Un infermiere professionista a portata di mano, da contattare e prenotare tramite un’app sullo smartphone per servizi giornalieri a domicilio, per incrociare domanda e offerta agevolando i pazienti da una parte e i fornitori del servizio dall’altra. L’idea è di un gruppo di ragazzi veneti, che erano compagni di università a Ca’ Foscari, partita da un problema che diventa sempre più urgente per molte famiglie: assistenza domestica certificata. Si chiama «Hevai» e gli infermieri iscritti al servizio, operanti a Venezia e Treviso, sono già 36.
Non è facile avere in casa un esperto di medicazioni, gestione di cateteri, fleboclisi o iniezioni. Magari lo zio o il vicino lo sanno fare, ma non hanno lo studio e l’esperienza di un infermiere alle spalle. Per chi lavora, è spesso molto complesso trovare il tempo per recarsi in ospedale o nei distretti, oppure accompagnare il parente in difficoltà.
«Hevai nasce dalla consapevolezza che in Italia, oggi, molte persone non possono usufruire di un servizio essenziale come l’assistenza infermieristica a domicilio – spiega Matteo Spiller, trevigiano, uno dei sei founder dell’app -, spesso inaccessibile a causa di una burocrazia lenta e della mancanza di un punto di contatto diretto tra domanda e offerta. Rappresenta una soluzione garantendo tempi di esecuzione rapidi, un’offerta flessibile e costi equi, di giorno e di notte. Dal punto di vista dei pazienti, ci proponiamo di rendere più semplice ed affidabile il processo di ricerca e prenotazione di prestazioni, mentre dal punto di vista degli infermieri il nostro obiettivo è fornire loro accesso ad un mercato di potenziali clienti molto più ampio di quello tradizionale».
Si va dalla semplice misurazione dei parametri vitali e accessi venosi periferici, dieci euro di servizio, per arrivare a clisteri e rimozione di punti o pratiche più complesse. L’app prevede anche delle lezioni e consulenze di tipo infermieristico, assistenza a disabili e notturna in pacchetti orari personalizzati, in base alle esigenze e alle disponibilità. Niente code e niente attese negli ambulatori, niente levatacce per portare i bambini a fare i prelievi prima di scuola: il primo infermiere che corrisponde alle richieste del paziente potrà essere localizzato e prenotato. L’interfaccia è semplice e chiara (per agevolare anche chi è meno pratico con la tecnologia): dopo aver selezionato il servizio appare la lista dei professionisti in quel momento liberi e il paziente potrà scegliere a chi affidarsi.
«Crediamo che possa essere un vero valore aggiunto. Gli infermieri, in particolare i giovani neo laureati, potranno lavorare autonomamente, emancipandosi dalla logica dei concorsi pubblici e delle cliniche private. E non ci sono intermediari, che comportano costi maggiori per i pazienti e compensi minori per gli specialisti”.
L’obiettivo a medio lungo termine di Hevai è di poter fornire prestazioni gratuite a chi non se le può permettere. «Abbiamo progetti ambiziosi – chiude Spiller -. Puntiamo ad espandere il servizio a tutte le principali città italiane e, ovviamente, anche alle zone periferiche. Dal punto di vista dell’offerta, invece, stiamo studiando il lancio di un servizio omologo per i fisioterapisti e per l’assistenza domestica agli anziani».
Spiller Hevai mette in contatto diretto chi ha bisogno di assistenza domiciliare e dei professionisti del settore. Il contatto diretto abbassa i costi delle prestazioni