Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)
Tessarolo entra in giunta sarà l’assessore al Sociale «Basta assistenzialismo, farò cose utili alla crescita»
TREVISO Il posto è rimasto vacante per cinque mesi, ma non del tutto. Gloria Tessarolo, assessore al sociale designato dal sindaco Mario Conte, sabato prenderà servizio a Ca’ Sugana. La giunta l’ha aspettata per rispettare il periodo di maternità a cui la donna, libera professionista nell’ambito della comunicazione, non ha voluto rinunciare. Delle sue deleghe si è occupato nel primo scampolo di mandato il sindaco stesso ma, adesso che Arturo ha sei mesi e la primogenita Giorgia tre anni, Tessarolo è pronta a tornare in campo. Un passato fortemente leghista, membro del Cda di Rai Cinema dal 2010 al 2012, già assessore a cultura e turismo a Oderzo, arriva nel capoluogo
per occuparsi di famiglia, disabilità, emergenza abitativa e welfare.
Si è tenuta aggiornata sull’attività del Comune in questi mesi?
«Mi sono concentrata sulla maternità, come mi ero ripromessa. Non ero operativa e non ho ancora costruito il lavoro, ma mi sono informata da lontano, tenendo i rapporti con i colleghi di giunta e gli uffici. Sono accadute molte cose e molte ce ne sono da fare, ora prenderò le misure, Treviso è una grande città e richiede il massimo impegno». Quali saranno le priorità?
«Tutto lo è, niente può rimanere indietro. Lunedì assieme agli uffici metteremo in luce necessità e scadenze urgenti. È un periodo di forti cambiamenti anche normativi. Individuate le emergenze ne parlerò con la giunta, sarà un confronto continuo, ma c’è già buona intesa. Credo molto nel lavoro di squadra, il sociale entra in molti campi, dalle infrastrutture alla cultura, dallo sport al commercio».
È la prima volta che affronta questi temi in amministrazione?
«Non sono un tecnico, la parte tecnica è dei dirigenti, la politica fa la politica, la giunta dà gli indirizzi». E quali saranno?
«Mi sento in linea con il sindaco, su questo. L’emergenza sociale in tutto il Paese è in crescita: abitativa e lavorativa, crisi economica e valoriale, disagio giovanile. Non si può più pensare a una politica sociale di tipo, mi faccia passare il termine, assistenziale. Sono costi che una politica utile alla crescita del territorio non può sostenere. Invece, nei casi in cui sarà possibile, bisogna affiancare le persone che sono state indebolite dalla crisi e possono ritrovare un’autonomia, mentre chi non ha mezzi e vive in difficoltà va seguito al 100%». Arriverà anche il disability manager?
«Non è ancora stato nominato ufficialmente ma lo sarà entro la fine dell’anno, attendiamo la convocazione del tavolo sulla disabilità per partire con la squadra completa». Dopo la maternità tornerà anche alla sua professione?
«Ho la fortuna di avere una rete familiare che mi sostiene, sono una donna lavoratrice come molte altre e intendo dedicare il mio tempo anche ai miei figli».
Cinque mesi
Il posto di Tessarolo è rimasto vacante per cinque mesi