Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)

Tessarolo entra in giunta sarà l’assessore al Sociale «Basta assistenzi­alismo, farò cose utili alla crescita»

- di Silvia Madiotto

TREVISO Il posto è rimasto vacante per cinque mesi, ma non del tutto. Gloria Tessarolo, assessore al sociale designato dal sindaco Mario Conte, sabato prenderà servizio a Ca’ Sugana. La giunta l’ha aspettata per rispettare il periodo di maternità a cui la donna, libera profession­ista nell’ambito della comunicazi­one, non ha voluto rinunciare. Delle sue deleghe si è occupato nel primo scampolo di mandato il sindaco stesso ma, adesso che Arturo ha sei mesi e la primogenit­a Giorgia tre anni, Tessarolo è pronta a tornare in campo. Un passato fortemente leghista, membro del Cda di Rai Cinema dal 2010 al 2012, già assessore a cultura e turismo a Oderzo, arriva nel capoluogo

per occuparsi di famiglia, disabilità, emergenza abitativa e welfare.

Si è tenuta aggiornata sull’attività del Comune in questi mesi?

«Mi sono concentrat­a sulla maternità, come mi ero ripromessa. Non ero operativa e non ho ancora costruito il lavoro, ma mi sono informata da lontano, tenendo i rapporti con i colleghi di giunta e gli uffici. Sono accadute molte cose e molte ce ne sono da fare, ora prenderò le misure, Treviso è una grande città e richiede il massimo impegno». Quali saranno le priorità?

«Tutto lo è, niente può rimanere indietro. Lunedì assieme agli uffici metteremo in luce necessità e scadenze urgenti. È un periodo di forti cambiament­i anche normativi. Individuat­e le emergenze ne parlerò con la giunta, sarà un confronto continuo, ma c’è già buona intesa. Credo molto nel lavoro di squadra, il sociale entra in molti campi, dalle infrastrut­ture alla cultura, dallo sport al commercio».

È la prima volta che affronta questi temi in amministra­zione?

«Non sono un tecnico, la parte tecnica è dei dirigenti, la politica fa la politica, la giunta dà gli indirizzi». E quali saranno?

«Mi sento in linea con il sindaco, su questo. L’emergenza sociale in tutto il Paese è in crescita: abitativa e lavorativa, crisi economica e valoriale, disagio giovanile. Non si può più pensare a una politica sociale di tipo, mi faccia passare il termine, assistenzi­ale. Sono costi che una politica utile alla crescita del territorio non può sostenere. Invece, nei casi in cui sarà possibile, bisogna affiancare le persone che sono state indebolite dalla crisi e possono ritrovare un’autonomia, mentre chi non ha mezzi e vive in difficoltà va seguito al 100%». Arriverà anche il disability manager?

«Non è ancora stato nominato ufficialme­nte ma lo sarà entro la fine dell’anno, attendiamo la convocazio­ne del tavolo sulla disabilità per partire con la squadra completa». Dopo la maternità tornerà anche alla sua profession­e?

«Ho la fortuna di avere una rete familiare che mi sostiene, sono una donna lavoratric­e come molte altre e intendo dedicare il mio tempo anche ai miei figli».

Cinque mesi

Il posto di Tessarolo è rimasto vacante per cinque mesi

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