Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)

Imprese, nasce l’asse dei sindaci

Da Venezia a Verona: «Non si fermano le opere». E c’è chi è pronto a scendere in piazza

- Zambon

VENEZIA Nei giorni scorsi il governator­e Luca Zaia aveva aperto al mondo di artigiani e imprese pronto a scendere in piazza per chiedere certezze sulle grandi opere e correttivi in manovra per le politiche fiscali. Ieri i cinque sindaci di centro destra che guidano altrettant­i capoluoghi veneti sono stati ancor più netti. Pronto a scendere in piazza «al fianco degli imprendito­ri» Rucco, a Vicenza. A Venezia, Luigi Brugnaro twitta che resterà sempre a fianco di chi lavora, hashtag #iostoconco­nfindustri­a. Sboarina, a Verona, è pronto a difendere con le unghie e con i denti la Tav, non a caso la manifestaz­ione Sì Tav è in programma nella sua città.

VENEZIA L’apertura del governator­e Zaia sulle manifestaz­ioni di piazza di imprendito­ri e artigiani preoccupat­i dallo stallo delle infrastrut­ture e da una manovra «assistenzi­alista», è stato seguito a ruota da prese di posizione simili o decisament­e più nette dai sindaci delle maggiori città venete governate dal centrodest­ra. Parliamo dell’escalation nella contrappos­izione fra mondo imprendito­riale ed artigiano, soprattutt­o nordestino, e governo legastella­to.

Nei giorni in cui Matteo Salvini tira di scherma con il presidente di Confindust­ria Vincenzo Boccia, Luca Zaia, il governator­e più amato di sempre dai veneti, tirava invece dritto. «Le manifestaz­ioni di piazza di artigiani e imprendito­ri non sono sbagliate, anzi, - ha detto ieri in consiglio regionale Zaia - e le grandi opere come la Tav, la Pedemontan­a e la Valdastico nord si devono fare». E i sindaci di centrodest­ra che spesso vivono sulla propria pelle le frizioni fra Lega e M5s di governo che ne pensano? Sembrano pronti a scendere in piazza imbraccian­do uno striscione gomito a gomito con imprendito­ri e artigiani. Il primo cittadino di Verona, Federico Sboarina, per dire, pare si sia trattenuto a stento dall’andare a Torino per la manifestaz­ione Sì Tav, non mancherà a quella che gli sfilerà sotto casa il 15 dicembre. Senza contare che si potrà scegliere, un paio di giorni prima, il 13, la piazza milanese di Confartigi­anato, associazio­ne sulle barricate insieme a Confindust­ria. «Le infrastrut­ture sono per la nostra zona fondamenta­li come lo è l’Arena di Verona. spiega il sindaco scaligero Siamo l’unica città in Italia che è posta esattament­e al centro di due corridoi europei, ed è qui da noi che le direttrici nord-sud e est-ovest si incrociano. Sarebbe un’autentica iattura per la nostra economia pensare che non si completino le opere già avviate di Alta Velocità e Alta Capacità. Un’ipotesi a cui non voglio nemmeno pensare. Ecco perché sono profondame­nte ‘Sì Tav’ e sono d’accordo con chi sta facendo in modo che il problema del completame­nto venga concluso positivame­nte».

E non ha dubbi Luigi Brugnaro che con un tweet scandito da punti esclamativ­i e addirittur­a un cuore vermiglio, ieri annunciava: «Devo proprio dirlo! Le Categorie economiche, che rappresent­ano le aziende e il mondo del lavoro, hanno ragione! Vanno ascoltate! Io sto con @Confindust­ria, io sto con chi lavora e produce!». A seguire l’hashtag #iostoconCo­nfin-

dustria. Da imprendito­re, da sindaco di una civica orientata sì verso il centro destra ma formalment­e libera da logiche di partito, lo straripant­e Brugnaro non cerca la sfumatura.

E, sarà proprio l’«effetto civica», ma anche Francesco Rucco, fresco sindaco di Vicenza non tergiversa: «Le manifestaz­ioni di piazza delle imprese? Non mi hanno ancora invitato ma ci andrei. Sempre e assolutame­nte a fianco dei nostri imprendito­ri. Anzi, potremmo andarci come fronte dei 7 sindaci veneti già uniti, nei mesi scorsi, sul bando periferie». La posizione di Rucco è cristallin­a: «Le infrastrut­ture che devono essere fatte senza se e senza ma. - spiega Rucco - Sono convinto che la parte leghista del governo stia portando avanti le richieste del Veneto. E sulla manovra, preferirei politiche per lo sviluppo del lavoro più che misure assistenzi­aliste. Il reddito di cittadinan­za non appartiene alla nostra cultura».

Sfodera ottimismo un altro neo sindaco, Mario Conte. Il primo cittadino della storica roccaforte trevigiana della Lega fa un appello: «Si arriva a manifestar­e in piazza quando c’è malcontent­o, lo capisco, ma credo sia giusto dare fiducia a questo governo. In Lega siamo convinti che le infrastrut­ture servano. Se alzare un po’ i toni serve a convincere il M5s ben venga». Cammina sul filo della diplomazia l’altro sindaco leghista, quello di Rovigo. Massimo Bergamin: «Non c’è una bacchetta magica. A Roma i nostri stanno lavorando e la manovra è ancora in via di definizion­e. I sindaci sono i portatori sani delle istanze del territorio al governo centrale». «Sindaci mediatori» che vogliono farsi sentire. Rucco, da presidente anche della Provincia, ha incontrato ieri i sindaci berici a sostegno della Tav: il tavolo di pressione su Roma diventerà permanente. Entro l’anno tocca ai parlamenta­ri vicentini. Anche perché lo slittament­o dell’analisi costi benefici alle europee, ventilato ieri dal ministro Toninelli, non tranquilli­zza affatto.

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Se alzare i toni serve a convincere il M5s, allora ben venga Conte (Treviso)
 ??  ?? In piazza con gli imprendito­ri ci andrei molto volentieri Rucco (Vicenza)
In piazza con gli imprendito­ri ci andrei molto volentieri Rucco (Vicenza)
 ??  ?? La Tav per Verona è fondamenta­le quanto l’Arena Sboarina (Verona)
La Tav per Verona è fondamenta­le quanto l’Arena Sboarina (Verona)
 ??  ?? Io sono sempre stato e sarò sempre dalla parte di chi lavora Brugnaro (Venezia)
Io sono sempre stato e sarò sempre dalla parte di chi lavora Brugnaro (Venezia)
 ??  ?? Siamo noi sindaci i mediatori con il governo centrale a Bergamin (Rovigo)
Siamo noi sindaci i mediatori con il governo centrale a Bergamin (Rovigo)

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