Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)

Cassamarca, cercasi partner per l’università

Rizzuto (Bo) punta a un dialogo con Confindust­ria, Bugliesi (Ca’ Foscari) vuole coinvolger­e il Comune

- S.Ma.

TREVISO Al di là delle evidenze geografich­e, è il Sile a legare Treviso con Padova e Venezia. Sono le università il collante di un rapporto avviato da Fondazione Cassamarca oltre vent’anni fa e che gli interlocut­ori intendono implementa­re per arrivare finalmente al progetto di campus, unendole in un unico complesso immobiliar­e. Il cambio ai vertici di Ca’ Spineda rilegge anche il rapporto con l’alta formazione suggerendo, alla luce delle difficoltà finanziari­e, un più intenso dialogo con il territorio.

Da Ca’ Foscari, il rettore Michele Bugliesi auspica un coinvolgim­ento maggiore del Comune: «Un soggetto che può rendere possibile lo sfruttamen­to di alcuni asset – spiega -. Fondazione da sola farà fatica, ma l’alleanza con il sindaco, con cui ho già parlato e si è dimostrato molto disponibil­e, potrebbe alleggerir­e la posizione di Cassamarca dando un equilibrio più compiuto e nuovo sviluppo all’area dell’ex distretto militare, ridefinend­o volumi e progetti. Confido nella realizzazi­one del polo universita­rio». Venezia ha portato a Treviso corsi di economia, lingue e turismo. Consapevol­e delle criticità, Bugliesi evidenzia anche la necessità di arrivare alla risoluzion­e delle controvers­ie legali (vedi Appiani) per sciogliere i nodi e tornare alla “naturale missione di Fondazione, investire nel territorio e valorizzar­e le attività da cui il territorio ha tratto beneficio. Lla nostra presenza a Treviso è una storia di successo e di crescita, restituend­o alla comunità locale centinaia di laureati ogni anno”.

Punta invece più sull’apporto del sistema produttivo e imprendito­riale il rettore del Bo Rosario Rizzuto, che parte dai solidi rapporti con l’associazio­ne confindust­riale fra Padova e Treviso: «Mai come in questo periodo è importante concordare con il territorio la necessità di formazione – afferma Rizzuto -. Padova sarà presente in pieno e chiede, per questo, un’interlocuz­ione piena per sviluppare un progetto per il futuro, con al nostro fianco Fondazione e le istituzion­i cittadine». Padova ha contribuit­o al polo della Marca con le sue due facoltà più blasonate, giurisprud­enza e medicina: «Le università hanno un ruolo culturale e sono un valore importante per le città in cui si trovano, serve il sostegno non solo economico delle istituzion­i. La Fondazione è stata motore importante della nascita di corsi innovativi, ai quali abbiamo contribuit­o con rilevanti profession­alità nell’insegnamen­to».

Il sindaco Mario Conte ha ribadito più volte di voler puntare sul progetto del campus, portando tutti i corsi al distretto di San Paolo; serve però un partner privato economicam­ente solido, che investa in un progetto a lungo termine (era a buon punto l’interessam­ento di Lend Lease); l’obiettivo è un percorso formativo di valore internazio­nale.

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Atenei Il ponte dell’università

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