Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)
Le Campe, l’«Agordina» ora ok
Dopo l’uragano di fine ottobre la strada regionale torna a doppio senso Nel capoluogo tante riparazioni e pronti i moduli di richiesta risarcimenti
BELLUNO Come anticipato la scorsa settimana da Michele Artusato, delegato per il Bellunese di «Veneto Strade», è stato ripristinato ieri alle 14 il doppio senso di circolazione sulla strada regionale «Agordina» in località Le Campe, alle porte di Agordo, dove lo scorso 29 ottobre la piena del torrente Cordevole aveva eroso a fondo la scarpata sottostante.
«Un altro piccolo miracolo compiuto dal Genio civile e da Veneto Strade — il commento dell’assessore regionale alla Protezione civile, Giampaolo Bottacin – due bracci operativi della Regione».
A seguito dell’alluvione era andata distrutta parte della sede dell’ex ferrovia divenuta pista ciclabile e della tubatura fognaria che andava fino al depuratore di Agordo. Il Genio Civile si è messo all’opera per mettere in sicurezza l’argine, intervento che consentirà al gestore del servizio idrico «Bim Gsp» di provvedere alla riparazione della condotta. Contemporaneamente «Veneto Strade» ha realizzato lavori di consolidamento della strada, in cui era consentita la circolazione solo a senso alternato.
«Un doveroso ringraziamento — conclude l’assessore Bottacin — va a tutti coloro che non hanno mai smesso di lavorare dal momento dell’uragano che ci ha duramente colpito. Basti pensare che sono oltre 150 i cantieri che la Regione ha aperto in queste settimane».
Anche a Belluno continuano i lavori di ripristino dei danni post-alluvione, grazie anche al supporto dell’Unione montana «Belluno-Ponte». Nei giorni scorsi al Parco «Emilio» di Lambioi e in altre zone del comune tagliate e accatastate le piante cadute. A Castoi è stata ripristinata la strada, con la rimozione delle ceppaie e delle piante schiantate. Ceppaie rimosse anche sulla strada per Bieter, alla Calmada, dove si è verificato il danneggiamento della sede stradale.
In Nevegal riaperte la strada forestale di Costa Legner e il raccordo della Grava, sul primo tronco della Coca. A Casera Tovena è stato sistemato il tetto. Operai al lavoro al Parco di Mussoi, dove sono stati rimossi alcuni abeti rossi, tagliati dagli operai Enel perché pericolosamente vicini ai fili dell’alta tensione. Sullo Schiara, infine, interventi lungo la strada che porta al Rifugio «Col di Roanza», dove la banchina aveva ceduto e lungo la strada che porta all’acquedotto, interessata da smottamenti e lungo la quale sono state rimosse alcune ceppaie.
Intanto disponibili sul sito Internet del Comune di Belluno (o allo «Sportello del cittadino» in piazza Duomo) i moduli con cui privati cittadini e aziende possono richiedere il ristoro dei danni.
E mentre Renzo Minella, a nome degli impiantisti a fune, plaude alla decisione della Regione di destinare 15 milioni di euro al potenziamento degli impianti di risalita, a Feltre la giunta comunale ha deliberato la ripresa del piano di asfaltature, interrotto a causa dei danni del maltempo.