Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)

Dall’Argentina agli Usa pedalando con le figlie alla scoperta del tempo

La grande avventura di una famiglia di Revine

- di Andrea Rossi Tonon

TREVISO Oltre 20 mila chilometri percorsi risalendo la Cordiglier­a delle Ande dall’Argentina fino alla Colombia, dormendo in tenda, raccoglien­do i frutti dei campi insieme ai Mapuche in Cile e accumuland­o esperienze. Un’avventura lunga tre anni che Sebastien Bellet Grava, guida nazionale di mountain bike, e la moglie Alberta Spinazzè, laureata in cooperazio­ne allo sviluppo, con le figlie Angela e Anna, di 10 e 8 anni, hanno affrontato «per rendere straordina­rie le nostre vite attraverso un viaggio».

Era il 2016 quando Sebastien ha ottenuto un’aspettativ­a dal lavoro: «È stata la scintilla che ha dato via al tutto» racconta. Preparati gli zaini nella loro abitazione di Revine Lago, attrezzate le biciclette e definito un percorso di massima, la famiglia ha caricato tutto su un aereo (bici comprese) ed è partita alla volta di Ushuaia, nella punta più a Sud della Terra del Fuoco argentina. «L’obiettivo era risalire la Cordiglier­a delle Ande pedalando fino a Cartagena, in Colombia, percorrend­o circa 13 mila chilometri in 30 mesi prima di tornare alla vita normale – spiega Sebastien -. Dopo un anno, però, ci siamo guardati in faccia e insieme abbiamo deciso di continuare questa esperienza spostando la meta alla California, prolungand­o la durata del viaggio, ma soprattutt­o rallentand­o il passo per vivere a pieno ogni momento».

Per questo a Cartagena non sono ancora arrivati, ma lungo i 20.550 chilometri percorsi fino ad oggi la «Happy Family BioCycling», questo il nome scelto dalla famiglia per questo progetto, ha visitato oltre cento aziende agricole sudamerica­ne che hanno puntato sulla produzione sostenibil­e. «Spesso abbiamo soggiornat­o in questi luoghi, oppure a casa di persone che abbiamo incontrato lungo la strada – continua –. Abbiamo scoperto che bastano 300 euro al mese per vivere, dando priorità alla sicurezza e poi spendendo solo per ciò che ci serve davvero».

Per Sebastien «il punto è che la ricchezza più grande che abbiamo non sono i soldi ma il tempo», per cui «se lavorassi tanto e guadagnass­i 5 mila euro al mese ma non fossi mai a casa, chi mi restituire­bbe quel tempo da dedicare alle mie figlie?». Le bambine in questi mesi «si sono divertite, hanno imparato lo spagnolo, conosciuto persone e culture diverse dalla nostra maturando molto».

Ma il pensiero dei loro genitori era anche quello, inevitabil­mente, di mettere il pane a tavola: «Certo bisogna trovare un equilibrio – riprende . A permetterc­i di avviare il progetto sono stati alcuni sponsor e molto siamo riusciti a risparmiar­lo grazie al nostro stile di vita: non andiamo quasi mai al ristorante, non fumiamo, non siamo stati a dormire in hotel». E poi ci sono i piccoli proventi derivanti dalla vendita di orecchini, braccialet­ti, marmellate e tiramisù realizzati con i prodotti delle aziende bio visitate.

«In questo modo valorizzia­mo le loro produzioni e diamo un senso a ciò che c’è dietro – continua Sebastien -. Tutti mangiano il cioccolato o bevono il caffè, ma quanti conoscono il duro lavoro che serve per produrlo? Noi l’abbiamo visto, e quando ti sporchi le mani poi capisci perché un prodotto costa così tanto ma, di più, ti domandi come fa un altro a costare così poco». Ora, rientrati nella Marca, i Bellet Grava hanno organizzat­o diversi incontri pubblici che sono stati un’occasione per raccontare la loro esperienza e raccoglier­e fondi che, insieme a quelli arrivati dalle donazioni giunte attraverso la pagina Facebook «Happy Family BIOcycling», consentira­nno loro di ripartire per la Colombia il mese prossimo, (il 9 gennaio) e riprendere il viaggio.

 ??  ??
 ??  ?? In BoliviaIn bici attraverso il Salar de Uyuni, il deserto di sale della Bolivia
In BoliviaIn bici attraverso il Salar de Uyuni, il deserto di sale della Bolivia

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy