Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)
I tramonti della vita di Angelo Morbelli
Le tovaglie bianche, la pila delle scodelle, i riflessi rubini del vino che fanno da pendant ai rossi scialli delle ospiti del Trivulzio, intente a consumare il pasto in un disadorno salone del maggiore ricovero per anziani indigenti milanese. Nei volti malinconici e rassegnati delle donne la sintesi della caducità della vita. È lo struggente realismo di «Mi ricordo quand’ero fanciulla» di Angelo Morbelli (1854-1919), una delle sei tele che compongono il ciclo de «Il poema della vecchiaia» eseguito per l’Esposizione Internazionale d’Arte del 1903 e riunito a Ca’ Pesaro a Venezia fino al 6 gennaio. La mostra, a cura di Giovanna Ginex, include una selezione di opere di Nono, Lino Selvatico, Claus, Tito e Zuloaga.