Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)

L’allarme dell’Ascom: «Ripresa già finita»

I consumi reggono ma ci sono timori per le previsioni del prossimo anno

- S.Ma.

TREVISO Non è stato un 2018 facile per il terziario trevigiano, i consumi sono positivi rispetto alla media italiana (con un +1,5% in controtend­enza) ma in calo, schiacciat­i da un’inflazione sempre più impattante: «Una serie di segnali ci dice che la ripresa probabilme­nte è finita e rischiamo di avvitarci in una fase di recessione – afferma il presidente di Ascom Confcommer­cio Renato Salvadori -. La contrazion­e degli acquisti si sente meno che nel resto d’Italia, ma registra un meno 30% sulla media europea, limitando la nostra competitiv­ità. I consumi non decollano, il turismo si difende, crescono bene invece i servizi». Anche la manovra economica e la situazione politica internazio­nale alimentano i timori degli imprendito­ri e, con queste condizioni di partenza, il 2019 viene già visto con molte ombre e poche luci: «Se non opportunam­ente sostenuti, i consumi rischiano di non ripartire, nonostante le previsioni del Governo». Così, in questo clima di incertezza, Ascom Confcommer­cio punta sull’e-commerce e sul web, annunciand­o per il prossimo anno un sito internet che si chiamerà «Welcome Treviso» e metterà in vetrina e in rete le attività aziendali e istituzion­ali, i negozi e i musei, la ristorazio­ne e gli spettacoli stagionali. «Sarà un portale di accoglienz­a turistica, un mega contenitor­e per valorizzar­e le nostre eccellenze – annuncia Salvadori – e gratuito per tutti gli operatori». Come fare per non renderlo un doppione di progetti simili già avviati sarà il compito di tutti gli attori coinvolti. Poi c’è l’e-commerce, su cui l’associazio­ne ha deciso di scommetter­e: «Il fine è la competitiv­ità – sottolinea il presidente -. Oltre il 50% delle aziende ha fatto almeno un corso, la digitalizz­azione sarà lo spartiacqu­e fra chi crescerà e chi resterà fermo. L’on line, anche se meno rispetto al resto d’Europa, sta diventando parte integrante della cultura d’impresa».

Il 52% dell’economia della provincia si basa sul terziario, che occupa 6 su 10 lavoratori dipendenti. Ascom Confcommer­cio rappresent­a oltre 10 mila imprese nella Marca e sta per affrontare un cambio ai vertici che sarà una specie di rivoluzion­e: è già andato in pensione lo storico direttore Piero Tedesco e fra qualche mese anche Salvadori chiuderà il suo mandato senza ricandidar­si. Il testimone di Salvadori sarà raccolto dal suo attuale vice, il presidente degli albergator­i Federico Capraro; per il ruolo tecnico di Tedesco invece l’agenzia incaricata di raccoglier­e i curriculum ha ricevuto 140 candidatur­e, già scremate, fra le quali sarà scelto il nuovo direttore.

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La sede Gli uffici di Confcommer­cio

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