Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)

Stangato ladro di bici: pena di 3 anni e mezzo

La vittima fu l’ex consiglier­e M5S Lanari

- Davide Piol

BELLUNO Condannato a tre anni e sei mesi di reclusione e 600 euro di ammenda per aver rubato una bici in stazione. Nel processo a Roberto Tadio, 46enne originario di Padova senza fissa dimora e accusato di furto aggravato, ha giocato senza dubbio la recidiva specifica e reiterata infraquinq­uennale. Era, cioè, un ladro di mestiere.

Il 28 agosto 2015 rubò la bici di Andrea Lanari, ex consiglier­e comunale per i 5 Stelle a Palazzo Rosso e tecnico informatic­o della Ideal Standard. «L’avevo legata in con un lucchetto – ha raccontato Lunari – Poi mi ero diretto al lavoro con l’autobus. Al mio ritorno non c’era più, così ho fatto denuncia alla Polfer. La mia mountain-bike valeva 150 euro, ma al momento dell’acquisto si aggirava sul migliaio». Le telecamere della stazione

ripresero tutto anche se la difesa, con l’avvocato Francesca De Michiel, ha insistito sulla poca chiarezza dei filmati. Il pm aveva chiesto due anni e sei mesi di carcere e 1.200 euro di multa.

È stato assolto invece Xiao Zhou, 37enne residente a Vigonovo (Venezia) e legale rappresent­ante della ditta Inte Srl, accusato di aver violato la norma relativa alla cessazione dell’impiego di amianto. Il 10 novembre 2015 consegnò al punto vendita Mp market di Belluno degli articoli classifica­ti come «porta pranzo grande». Gli accertamen­ti eseguiti dall’Arpav dimostraro­no che al loro interno c’era dell’amianto. L’ammenda chiesta dal pubblico ministero era di 18 mila euro. Il giudice però l’ha assolto perché «il fatto non costituisc­e reato».

L’altra sentenza Assolto, invece, un imprendito­re cinese per i «porta pranzo» contenenti amianto

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