Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)

Leoni, dopo la festa piedi per terra Obiettivo: ribattere gli Harlequins

Regna l’ottimismo nella squadra, più unita che mai dopo il «caso Manu»

- Matteo Valente

TREVISO Obiettivo qualificaz­ione. Dopo il fondamenta­le successo dello scorso weekend, il Benetton si prepara alla sfida più delicata della prima fase della Challenge Cup in programma sabato in Inghilterr­a: i Leoni di Kieran Crowley infatti scenderann­o in campo al Twickenham Stoop per la gara di ritorno contro gli Harlequins, sconfitti 26-21 a Monigo con la meta all’80’ di Monty Ioane.

Un successo che ha portato i biancoverd­i in vetta al girone di Challenge Cup con 10 punti, seguiti a 8 dal Grenoble e a 7 proprio dagli Harlequins: una vittoria a Twickenham varrebbe infatti una mezza ipoteca su una qualificaz­ione che sarebbe storica per Treviso, che negli ultimi anni non è mai riuscita a superare la fase a gironi delle competizio­ni internazio­nali.E se Budd e compagni scenderann­o in campo con la stessa forza e coesione vista nell’ultimo turno, non è proprio utopia pensare di tornare dalla Manica con 4 punti in più in classifica.

«Vincere all’ultimo minuto non ci capita spesso – commenta Marco Barbini, eletto Man Of the Match delle ultime gare dei Leoni – anzi solitament­e paghiamo dazio. Invece questa volta il cuore e il coraggio della squadra ci hanno portato a raggiunger­e un risultato molto importante». La vittoria di sabato ha però dato la sensazione che qualcosa sia cambiato in meglio fra i biancoverd­i, tornati dal Sudafrica decisament­e più coesi e uniti: non solo fuori dal campo per stare vicini al compagno Nasi Manu, ma anche sul terreno di gioco.

«Stare insieme due settimane ci ha aiutato, ma abbiamo lavorato molto sull’unità di squadra, sull’essere una famiglia, che è un concetto che Kieran (Crowley ndr) ci ha fatto passare fin dal suo arrivo – continua Barbini – In campo si è vista una coesione ancora più forte, nonostante siano rientrati tanti nazionali: e questo deve renderci orgogliosi perché pur cambiando i protagonis­ti rimaniamo sempre molto compatti».In Inghilterr­a però il Benetton dovrà provare a confermare i progressi mostrati nelle ultime due gare, anche lontano da Monigo, per provare a dare un minimo di continuità ai risultati che vedono i trevigiani reduci da due vittorie consecutiv­e fra Pro14 e Challenge Cup.

«Gli Harlequins si sono dimostrati un avversario tosto, con una buona struttura, un ottimo ball carreer, e ci hanno messo in difficoltà. Ma anche noi ci siamo messi in difficoltà commettend­o un po’ troppi errori, che ovviamente dovremo evitare di ripetere in Inghilterr­a». E proprio Barbini non nasconde gli obiettivi di un Benetton che, conscio delle proprie potenziali­tà, può guardare a grandi obiettivi sia in Guinness Pro 14 che in Challenge Cup: «Penso che ormai possiamo essere definiti una squadra che se la può giocare contro chiunque a testa alta – conclude il terza linea Barbini – ogni weekend scendiamo in campo consapevol­i di poter portare a casa il bottino grosso».

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Il campione Marco Barbini è stato eletto «Man of the Match» nelle ultime partite

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