Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)
Padova, muore a 17 anni in sala operatoria
PADOVA Daniele Zanon, 17 anni, di Villafranca Padovana è morto in sala operatoria lunedì scorso. In programma c’era un intervento allo sterno in Chirurgia pediatrica. Un intervento che gli è stato fatale, Daniele è morto durante l’operazione. Ora la famiglia, che vuole capire cosa sia accaduto e se ci siano delle responsabilità, ha denunciato il personale medico che aveva seguito il ragazzo. A breve sarà fissata l’autopsia che stabilirà la causa della morte. La madre di Daniele, Alessandra spiega: «Daniele era già stato operato l’anno scorso, ora dovevano togliere le barre metalliche posizionate un anno fa».
PADOVA Daniele Zanon aveva 17 anni, studiava per diventare meccanico e gli piaceva nuotare. Lunedì mattina era entrato nella sala operatoria della Chirurgia pediatrica di Padova per un intervento allo sterno, e non ne è mai uscito. Daniele è morto durante l’operazione. Ora la famiglia vuole capire cosa sia accaduto e se ci siano delle responsabilità: si è affidata ad un legale, Ernesto De Toni, e ha denunciato il personale medico che aveva seguito il ragazzo. A breve sarà fissata l’autopsia che stabilirà la causa della morte.
Il racconto della tragedia è affidato a mamma Alessandra: «Daniele era già stato operato l’anno scorso, sempre a Padova, perché aveva lo sterno incavato, una malformazione che si portava dietro sin dalla nascita e che non gli creava particolari difficoltà, lui aveva una vita normale, faceva sport, andava a scuola. Con gli anni avrebbe potuto avere qualche problema, allora abbiamo deciso di intervenire chirurgicamente».
La sindrome del petto escavato non è così rara, colpisce un bambino su mille, più si cresce più il difetto aumenta e può provocare compressioni al cuore, ai polmoni e impedire un corretto sviluppo degli organi interni. Insomma, si può vivere lo stesso ma, in prospettiva, è bene intervenire. «Un anno fa abbiamo fatto la prima operazione - ancora la madre – era andata bene, ci eravamo messi nelle mani del professor Gamba (Piergiorgio Gamba, direttore della Chirurgia pediatrica di Padova, ndr) e ci fidavamo del suo giudizio. Era dicembre 2017 e gli avevano applicato delle sbarre in ferro nel torace. Dopo un anno, questa specie di protesi doveva essere tolta. L’intervento era fissato per il 10 dicembre».
Lunedì papà Dario, operaio, e mamma Alessandra, casalinga, col fratello più grande di Daniele hanno aspettato in sala d’attesa, preoccupati, perché comunque si trattava di un intervento complesso. «Dopo oltre due ore sono venuti a dirci che erano sorte delle complicazioni durante l’operazione, e che Daniele era morto – racconta la donna –. Ora non voglio fare processi a nessuno, ma qualcuno deve dirmi esattamente che cosa è accaduto dentro quella sala operatoria e perché mio figlio non c’è più». Nella denuncia i Zanon fanno i nomi di tre medici che hanno avuto in cura il figlio e chiedono che sia fatta chiarezza sulla loro posizione. Probabilmente già oggi la procura acquisirà le cartelle cliniche e nominerà un medico legale per l’autopsia. A Taggì di Sopra, Villafranca, non si parla d’altro. Daniele viene descritto come solare, educata, studente tranquillo: frequentava il terzo anno del corso di Meccanica all’Enaip di Padova, all’Arcella. Anche docenti e personale scolastico si dicono sconvolti per la morte, e stanno organizzando un saluto coi ragazzi per il funerale.