Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)

Falco, borsa di studio e fondi a Rocca Pietore

- Moreno Gioli

BELLUNO «Non c’è più tempo: serve una legge nazionale contro gli ostacoli al volo». Non usa giri di parole Fabio «Rufus» Bristot, consiglier­e comunale e per anni delegato provincial­e del Soccorso alpino, nel richiedere che la politica tuteli i piloti in servizio. «Non solo quelli del Soccorso alpino, ma anche di polizia, Corpo forestale, carabinier­i» precisa. L’appello alla presentazi­one del libro «Falco I-Rems», scritto a quattro mani assieme a Katia Tormen e basato sulla tragedia che il 22 agosto 2009 costò la vita a Fabrizio Spaziani, Dario De Felip, Marco Zago e Stefano Da Forno, volontari del Soccorso alpino morti a bordo dell’elicottero del Suem 118 schiantato­si a Cortina sulle pendici del Cristallo dopo l’urto con dei cavi elettrici di media tensione. «Oggi c’è una buona legge regionale — spiegano gli autori del volume — alla quale però mancano i decreti attuativi. Ma il problema va risolto a livello nazionale. Abbiamo presentato tre proposte di legge assieme ai nostri parlamenta­ri bellunesi». Intanto Soccorso alpino, Suem e «Dolomiti emergency» hanno istituito una borsa di studio per laureandi bellunesi in Medicina e Chirurgia che studino come l’istituzion­e dell’elisoccors­o abbia diminuito esiti mortali e invalidant­i degli infortuni in montagna. Una parte dei proventi della vendita del libro «Falco I-Rems» (Confindust­ria Belluno Dolomiti ne ha già acquistato 100 copie) andrà invece alla biblioteca di Rocca Pietore, comune colpito duramente dall’uragano di fine ottobre scorso. (M.G.)

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