Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)
L’elettrodotto finisce sotto terra «Auronzo ammirerà le Tre Cime»
AURONZO DI CADORE Tralicci lontani da zone sensibili e Dolomiti in vista. I cittadini di Auronzo di Cadore hanno accolto con entusiasmo il progetto migliorativo presentato ieri da Terna riguardo alla nuova linea elettrica che attraverserà il Comune. Si tratta di un pacchetto di interventi che consentirà di eliminare dal centro abitato circa un chilometro della linea a 132 kV a Ponte Malon – Pelos – Somprade grazie alla realizzazione di una variante in cavo interrato di pari lunghezza. In totale saranno demoliti quattro tralicci. «È una conquista storica – ha commentato il sindaco di Auronzo Tatiana Pais Becher – Siamo molto soddisfatti perché è stata accolta una richiesta che avevamo fatto a novembre 2017 ma che era stata presentata negli anni anche dagli amministratori precedenti. I tralicci da eliminare sono vicini alla casa di riposo “Beata Gaetana Sterni” e a una chiesa. Inoltre potremmo finalmente ammirare le Tre cime di Lavaredo in tutta la loro bellezza».
Il progetto non finisce qui. Terna provvederà all’interramento del raccordo a 220 kV, proveniente da Lienz e inizialmente previsto in aereo, che arriverà alla futura stazione di Cima Gogna. Il riassetto della rete nell’alto Bellunese dovrebbe migliorare la continuità del servizio di trasmissione dell’energia tramite la realizzazione di un nuovo collegamento interrato a 132 kV lungo 24 chilometri tra la cabina primaria di Zuel e quella di Somprade (15 chilometri nel Comune di Cortina e 9 nel Comune di Auronzo) e una nuova stazione elettrica 132-220 kV di 1,5 ettari in località Cima Gogna. Gli unici dubbi emersi dall’incontro di ieri riguarderebbero proprio quest’ultima parte. «Hanno parlato della stazione di Cima Gogna – ha spiegato Gianni Pastella di Vivaio Dolomiti – ma nessuno ci ha mostrato i disegni. Dov’è la concertazione con il territorio? In generale il progetto è migliore anche se potevano interrare di più. È il massimo che si poteva ottenere con un’amministrazione che si è mossa senza il supporto di tecnici competenti».