Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)
Tronchi da rimuovere, si presentano trenta aziende
Sedico, accolto l’appello del Centro consorzi. «Trasformiamo la calamità in rilancio»
SEDICO Sono trenta le aziende che hanno raccolto l’appello, e che ieri si sono presentate alla sede del Centro consorzi di Sedico. Si tratta di boscaioli o di segherie. Sono quelle che hanno detto sì all’appello di Fabrizio Stella, l’attuatore per il rilievo e per le opere agricolo-forestali delegato dal commissario straordinario, che è poi il presidente della Regione Luca Zaia. La questione è quella dell’uragano Vaia, l’eccezionale ondata di maltempo che ha colpito duramente la montagna bellunese qualche mese fa, lasciando sul terreno una distesa di alberi abbattuti. Per milioni di metri cubi di legna, che qualcuno deve raccogliere. «In realtà – afferma il funzionario del Centro Consorzi Piero Balanza – già le Regole del Comelico e del Cadore hanno affidato lavori del genere a ditte private. Ma lì dove c’è emergenza, lì dove le Regole non operano, allora è il soggetto attuatore ad incaricare le aziende perché svolgano i lavori. Stella voleva sapere se nel territorio ci fossero delle ditte disponibili. Di qui la riunione di ieri. D’altra parte, qui nel Bellunese ci sono imprese con esperienza di comparto. Prima di chiamare aziende toscane, o di altre regioni, si sappia che qui le competenze non mancano». Stella non era presente. «Comunicheremo al più presto al soggetto attuatore – continua Balanza – la lista delle ditte che si sono presentate». L’obiettivo principale è quello di evitare lo sviluppo di un parassita dell’abete, che potrebbe così intaccare piante risparmiate dalla tempesta. Ma basteranno 30 imprese a fare un po’ di ordine, considerata l’enorme quantità di materiale da raccogliere? «No – afferma ancora Balanza – ma è un inizio importante: la calamità subita deve essere anche occasione per un rilancio della filiera foresta-legno del Bellunese». Alla riunione ha partecipato anche il Consorzio Legno Veneto, «a testimonianza del rilievo regionale della vicenda».