Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)
«Una buffonata del Django»: è scontro sulle foibe
Tensione sull’incontro del centro sociale. Donazzan: «Vergogna». De Carlo (Fdi): «Ci vado»
TREVISO Stavolta non è il Comune di Treviso a contestare le attività svolte all’interno del centro sociale Django: si muovono perfino la Regione e un parlamentare per un tema a fortissima connotazione politica, quello delle foibe.
La polemica si è innestata su un evento previsto domani sera all’ex caserma Piave. Protagonisti sono i ricercatori del collettivo Nicoletta Bourbaki che, attraverso ricostruzioni storiche, «smonta le falsità volte a diffamare l’antifascismo e i movimenti di liberazione»: tra i temi in discussione ci sarà proprio quello delle foibe. E basta la parola per scatenare destra contro sinistra prima ancora che una frase venga pronunciata.
Dopo il consigliere comunale Davide Visentin (storico militante dell’estrema destra cittadina e oppositore di Ztl, che accusa gli organizzatori con «è puro revisionismo, negano l’esistenza delle foibe») e il consigliere regionale Alberto Villanova (leghista zaiano, che si infuria: «ignoranti, si vergognino»), è stata l’asitaliana sessore all’istruzione Elena Donazzan ad alimentare il coro della protesta contro il Django: «Siamo di fronte all’ennesima buffonata promossa dagli antifascisti dei centri sociali – interviene l’esponente della giunta Zaia, ex di Forza Italia -. Non conoscono le regole come non conoscono la storia, sono fermi ai tempi della Guerra Fredda quando le foibe erano un tema proibito, scomodo per i partigiani titini che perpetrarono un vero e proprio eccidio ai danni della popolazione della Venezia Giulia e Dalmazia. Auspico lo sgombero di quei locali illegalmente occupati».
Il 10 febbraio è il Giorno del Ricordo, dedicato alle vittime delle foibe, e la destra veneta si ricompatta. E diventa evidente che, in casi come questo, dalla tragedia istriana all’utilizzo degli spazi destinati alla rigenerazione urbana all’ex Piave il passo è breve.
Il deputato di Fratelli d’Italia Luca De Carlo alza il livello dello scontro e promette che sarà presente alla serata organizzata dal Django domani. «Potrà essere una serata di approfondimento, tutte le iniziative su questo tema sono importanti, anche quelle che vengono da ambienti culturalmente a me lontanissimi – afferma l’esponente del partito della destra nazionalista -. C’è una verità storica sulla pulizia etnica degli italiani in Istria e Dalmazia da far conoscere al di là dei preconcetti ideologici. Lo dobbiamo alle migliaia di vittime e a chi ha dovuto fuggire dall’oppressione titina. Sarò lì per ascoltare e per constatare lo stato in cui versano le strutture pubbliche».
Insomma, si annuncia una serata a (potenziale) alta tensione.
L’assessore Non sanno niente di storia, sono fermi alla Guerra Fredda Il deputato Parlarne è essenziale, voglio ascoltare e vedere l’ex caserma