Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)
Inquilini Ater controllati da sensori: «Assistenza su misura per gli anziani»
ODERZO Le abitazioni Ater del futuro saranno monitorate e guidate dalla tecnologia per poter offrire servizi socio sanitari e assistenziali personalizzati.
È durata un anno la sperimentazione dei sensori integrati a porte, elettrodomestici e impianti di otto alloggi a Oderzo (per un totale di 13 inquilini over 70) e ora tutti i dati saranno raccolti e analizzati per essere trasformati in risposte e soluzioni.
La domotica è la nuova frontiera che permette di dimostrare una relazione tra la variazione dei parametri fisiologici e sanitari e l’uso della casa: «Questa è una prospettiva per lo sviluppo e per tentare di progettare un nuovo housing sociale – commenta il presidente di Ater Luca Barattin -. L’obiettivo è allargare il raggio d’azione, partecipando anche a bandi europei per reperire i fondi».
Il progetto multidisciplinare è stato coordinato dall’Università Politecnica delle Marche, incrociando i valori raccolti dagli inquilini sulle proprie condizioni di salute, utilizzando tablet e strumenti di nuova generazione. «I dati ci mostrano potenzialità interessanti – rileva il responsabile Gian Marco Revel – con ricadute sui servizi sanitari e sui consumi, consentendoci di profilare gli utenti e prevedere variazioni sullo stato di salute». Si dichiara soddisfatta il sindaco Maria Scardellato: «Ringrazio i cittadini che hanno collaborato per la loro disponibilità».