Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)

Il pericolo dai boschi schiantati Rischio-valanghe in sette comuni Post tempesta, la Regione dà Piani d’emergenza. Zaia, polemica con turista

- Moreno Gioli

BELLUNO Scatta l’allerta-valanghe nella provincia martoriata dall’alluvione dello scorso 29 ottobre. Il rischio di nevicate sui boschi ingombri di alberi schiantati aumenta il rischio di valanghe, così scatta il piano di emergenza per sette comuni bellunesi. Nella sede del Genio civile del capoluogo ieri mattina l’assessore regionale alla Protezione civile, Giampaolo Bottacin, ha incontrato i sindaci di Alleghe, Colle Santa Lucia, Livinallon­go del Col di Lana, Rocca Pietore, San Tomaso Agordino, Sovramonte e Zoppè di Cadore, per valutare le conseguenz­e che gli schianti dei tronchi potrebbero creare a centri abitati e viabilità in caso di nevicate abbondanti. Il governator­e Luca Zaia, commissari­o straordina­rio per l’emergenza, ha deciso così di fornire ai sindaci le indicazion­i sulle aree maggiormen­te a rischio individuat­e dai tecnici regionali e che si aggiungono a quelle già note. Sono anche in fase di predisposi­zione i piani di emergenza per i sette comuni che hanno incontrato Bottacin, con una cinquantin­a di possibili scenari già analizzati.

Sempre in tema di maltempo, Zaia polemizza via social con una donna che, nei giorni scorsi, aveva definito «Lazzaroni e assistenzi­alisti» gli abitanti di Rocca Pietore, a suo dire rei di non aver fatto nulla per ripristina­re i Serrai di Sottoguda. «Non c’è il minimo rispetto per chi ha visto il proprio paese distrutto — scrive il presidente della Regione sulla sua pagina Facebook — e i boschi spazzati via dalla furia del vento. Vorrei elencare alla signora i miracoli compiuti dalla popolazion­e bellunese in pochi giorni, dall’acquedotto riparato in tempi record alle strade sgomberate, a tutto il resto».

E sembra un miracolo quanto è riuscito a mettere in piedi il «Gruppo Dolomitici», grazie all’appoggio della Provincia, con l’iniziativa «Restart Dolomiti». Oltre 90 tra cimeli e opere d’arte donati da assi dello sport e artisti saranno in mostra a Villa Patt di Sedico da domani (inaugurazi­one alle 11) fino a sabato 26 gennaio, quando diventeran­no protagonis­ti di un’asta pubblica, il cui ricavato sarà devoluto al fondo «Welfare e identità territoria­le-Solidariet­à per l’emergenza nel Bellunese». Tra i nomi noti che hanno donato qualcosa di loro, l’atleta paralimpic­o ed ex pilota Alex Zanardi, l’ex campione di sci Kristian Ghedina, il centravant­i «mundial» Paolo Rossi, Maurizio Ganz, l’ex campioness­a di sci Deborah Compagnoni, la Nazionale maschile di sci discesa libera, l’alpinista e fotografo Manrico Dell’Agnola, il disegnator­e Fabio Vettori, i pittori Silvia De Bastiani, Marta Farina e Dunio Piccolin. Le opere non vendute all’asta rimarranno nelle sedi delle associazio­ni di categoria bellunesi per poter essere acquistate anche in seguito.

Intanto la consiglier­a regionale Alessandra Moretti (Pd) chiede più risorse per lo smaltiment­o degli alberi abbattuti dal maltempo. «C’è il rischio di un’infestazio­ne di parassiti, con conseguenz­e devastanti per le piante rimaste in piedi. Chiediamo certezze almeno sui finanziame­nti del governo».

E di boschi si parlerà anche nella tavola rotonda organizzat­a per oggi alle 18 all’Istituto «Pio XII» di Misurina dal Comune di Auronzo. «Il cambiament­o climatico e la rinascita delle Dolomiti bellunesi dopo il maltempo» (questo il titolo), vedrà gli interventi, tra gli altri, del teologo Vito Mancuso, del senatore leghista Paolo Saviane, del direttore della Fondazione «Dolomiti Unesco», Marcella Morandini e di Alex Barattin, delegato del Soccorso alpino Dolomiti Bellunesi. Modera l’incontro il volto Rai Massimilia­no Ossini («Linea bianca»).

E mentre il Comune di Feltre ha ultimato i lavori di ripristino del fabbricato di edilizia pubblica in via Peschiera, danneggiat­o dal maltempo del 29 ottobre, la raccolta fondi di Abm (Bellunesi nel mondo) ha superato quota 31 mila euro.

«Restart Dolomiti» Da domani mostra a Villa Patt con cimeli e opere d’arte di 90 personaggi noti tra cui Zanardi, Ghedina, Paolo Rossi: il 26 gennaio asta benefica

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Testimonia­l Anche Deborah Compagnoni per l’asta solidale

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